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Pitti, l'Italia compra ancora scarpe. Il modello Green George, il ritorno di Fabi

10 Gennaio 2020

Tra i padiglioni del Pitti Uomo, una delle più la più importanti vetrine mondiali per il mondo della moda, risuona ancora una parola che sembrava dimenticata: Italia. ebbene sì, c’è un mercato interno che funziona, il problema è che bisogna entrare nelle boutique. Ma chi ci riesce spesso non perde il sorriso.

Andrea Granatelli e la sua squadra

“I negozi piri di scarpe sono praticamente spariti, bisogna essere un pezzo del total look, altrimenti è difficile vendere”. È il caso di Green George, calzaturificio di Montegranaro, “che in Italia ha il 70% del suo fatturato, a cui abbiniamo Turchia e Nord Europa” precisa il titolare Andrea Granatelli, ma è anche il caso dell'azienda Fabi, che dopo anni di estero si sta riprendendo pezzi dello Stivale: “È fondamentale e infatti per i 55 anni dell’azienda vivremo un 2020 ricco di iniziative sul territorio. Ci stiamo riposizionando, senza dimenticare i nuovi mercati in crescita come Poloni, Croazia e Slovenia” aggiunge Gian Maria Vacirca, volto di punta del marketing dell’azienda guidata dalla famiglia Fabi. In prima linea, nello stand, c’è la Emil, la nuova running creata da Emanuele Fabi in vitello tamponato a mano.

Lo stand Fabi a Pitti Uomo

Due realtà molto diverse tra loro, per prodotto e azienda, ma che danno un senso al cercare di non perdere il mercato interno che invece molti calzaturieri hanno abbandonato. “Abbiamo le spalle grandi, ecco perché l’Italia è il nostro riferimento. Il nostro è un prodotto di fascia alta, completamente made in Italy, elemento che da 30 anni ci fa essere un riferimento del mercato” prosegue Granatelli. Che poi aggiunge il dettaglio chiave, quello che spaventa tanti ma non lui: “Il vero problema del lavorare con l’Italia è che orami tanti pagano a 180 giorni. Ma se si è forti, la voglia di scarpe curate, con finissaggi artigianali c’è. La nostra produzione ha molti modelli classici, ma abbiamo saputo rinnovarci parlando anche ai giovani. Il cliente cerca qualità e ama anche sentirsi raccontare qualcosa della storia aziendale, sapere chi sei, capire come nasce la scarpa grazie ai nostri 12 dipendenti” chiosa Granatelli che durante l’anno partecipa a due sole fiere: Pitti e Micam, "da 30 anni insostituibile", a cui abbina lo showroom milanese.

Micam che invece ha abbandonato un anno fa Fabi, con convinzione: “Strategie diverse. Stiamo puntando molto anche sul web, che cresce. Abbiamo la nostra piattaforma e stiamo lavorando così anche in Russia. Un partner è Yoox, ma ad esempio su Amazon abbiamo un canale nostro. Il fatturato dal web sta crescendo e quest’anno sarà importante anche per questo. Poi c’è il Pitti, un unicum dove essere protagonisti” conclude Vacirca.

2.segue

Raffaele Vitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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