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PItti/4. Leggerezza e serenità, Rocco P crea le scarpe con le piume. "La creatività ha bisogno di competenza, i giovani vanno seguiti"

16 Giugno 2022

di Raffaele Vitali

TORRE SAN PATRIZIO/FIRENZE - “Se non si fa parlare di un prodotto al Pitti Uomo, dove?”. Ha ragione Rocco P, alias Rocco Pistonesi, uno dei calzaturieri più brillanti su piazza, capace di anticipare mode e a volte indirizzarle partendo da Torre San Patrizio.

Rocco P, come si conquista una platea come quella fiorentina?

“Con leggerezza” risponde secco sorridendo.

Che significa?

“La mia collezione primavera-estate è un inno alla leggerezza. Due modelli per uomo e donna, una linea semplice e senza peso. Leggera nel nome, be light, e nel materiale”.

Nel suo stand spiccano le piume, sono un messaggio?

“Sono una componente essenziale delle nuove scarpe. Le ho inserite all’interno del vinile, sono fuse all’interno. Piume di cappone, che vengono poi trattate e colorate. Più leggero di così è difficile, considerando anche la suola extralight. Senza mai dimenticare cuoio e pelle”.

Lei è uno dei ‘creativi’ del settore, non trova che sia tutto un po’ uguale?

“Normale, non si investe più in ricerca, c’è un piattume creativo. Si pensa che solo facendosi un giro su Instagram si possono intercettare le mode e capire le novità di un settore. Ma una collezione nasce dal guardarsi dentro e poi dall’osservare. Il tempo non è il problema, ormai le distanze sono abbattute, non c’è più bisogno di prendere un aereo per Tokio e Londra, ma almeno osservare con calma”.

Tutto molto veloce.

“Motivo in più per accrescere le competenze, soprattutto nel settore dello sviluppo. E la competenza non manca, sia che si parli di giovani, sia di meno giovani. Ma devono interagire.  Un esempio, sto per compiere 60 anni e non mi sento per nulla vecchio per questo mestiere. Anche perché non ho problemi a confrontarmi con un ventenne. Io mi adeguo al suo mondo, ma se lui non parla con me, difficilmente conoscerà tutto quello conosco e potrebbe imparare”.

Le aziende però dicono che i creativi costano…

“Il sistema deve adattarsi. Magari ragionando su percentuali di vendita per chi quella linea l’ha pensata”.

Pistonesi, il Pitti è fondamentale?

“Per me è l’inizio di un viaggio, di un percorso senza censure che poi si chiude con la donna fashion week di Parigi in autunno. In un mondo così incerto bisogna focalizzarsi sul lavoro”.

Il suo è un prodotto che funziona anche online?

“Durante la pandemia abbiamo fatto un lavoro importante. Lo showroom virtuale che utilizziamo ha permesso al cliente di sentirsi al nostro fianco. E così hanno comprato senza problemi. Parliamo di negozi e buyer che ci conoscono, è più complicato intercettarne di nuovi, a causa dell’incertezza sul domani”.

I suoi mercati?

“Siamo in tutte le capitali, da Tel Aviv a Los Angeles passando per Oslo. Poi qualche piazza italiana, come Forte dei Marmi”.

La Russia per lei è un problema?

“Ho un negozio sulla piazza rossa, non si è mai fermato. Il russo nell’immaginario collettivo è molto diverso, in realtà è attento alle novità, ha un gusto raffinato. Il cliente del nord Europa è più rigido, anche se stabile. Il russo ha un alto livello di competenza. Chiaro che questa fase avrà ripercussioni, soprattutto perché la Russia era da tempo diventata anche il mercato dei cinesi”.

Pistonesi, lei da anni collabora con l’azienda Galmen di Montegranaro, come si trova?

“Una scelta vincente. Entriamo nel quinto anno a riprova che unire le forze funziona. Io mi occupo della parte creativa e commerciale, loro di produzione e distribuzione. Intesa perfetta con un’azienda seria”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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