di Raffaele Vitali
MONTEGRANARO/FIRENZE – Le sneakers sono la sfida per i calzaturieri una sfida che si può affrontare in più modi ma che ha un unico obiettivo: conquistare fette di mercato di un settore che non frena mai, ma che sta riscoprendo la qualità.
Al Pitti due calzaturifici di Montegranaro hanno scelto di rinnovare le collezioni ampliando il lato sportivo, senza mai dimenticare il classico che li ha resi un perno del mercato: sono Franceschetti e Primabase, il marchio più fashion di Galmen. Da un lato Arturo Venanzi, dall’altro Melchiorri e Basso.
IL FUTURO DI FRANCESCHETTI
Al Pitti un paio di edizioni fa avevano conquistato i buyer con la sneakers con la linguetta intercambiabile. Un modo per variare i colori della scarpa senza doverla cambiare. Un dettaglio, a cui è stato aggiunto ora un nuovo accessorio. “Abbiam inserito il calzino. In questo modo si può cambiare scegliendo tra tanti colori e si risponde a una richiesta del mercato, in cui la slip on è tornata protagonista” spiega Venanzi che dell’azienda è da sempre il volto commerciale.
A questo, però, Franceschetti aggiunge anche una runner di alta qualità con una importante suola Vibram che facilita la camminata. Infine, siccome anche il classico nell’azienda di Montegranaro che conta 40 dipendenti no si ferma, ecco i dettagli innovativi che accompagnano pelli di alta qualità suole leggerissime. Uno su tutti, l’insert di cuoio che circonda la parte del tallone. “Sono piccoli accorgimenti che però segnano un prodotto. La scelta del calzino è qualcosa che colpisce l’occhio dei clienti che invece per Franceschetti non hanno bisogno di particolari novità visto che è scelta come scarpa per la sua qualità e manifattura”.
LE NOVITA' DI PRIMABASE
Riferimento per le sneakers di alto livello da anni, la nuova sfida dei Melchiorri, accompagnati dai Basso che curano tutto quello che è design e modellistica, è entrare anche in una fascia di prezzo più comune (sotto i 200 euro), pur mantenendo l’identità del prodotto.
“Questo ci ha spinto a ridisegnare le linee, creando una runner leggerissima che non perde alcune caratteristiche, a cominciare dalla cucitura a mano. Suole piuma sono l’accompagno” spiega Roberto Basso. Ma non basta.
“A questo abbiamo abbinato un rebranding di Primabase con un nuovo logo che nasce nel passato, abbiamo ritrovato un vecchio timbro aziendale di oltre vent’ani fa, ma che abbiamo reso moderno modificandone alcuni tratti”. Questa nuova linea, per uomo e donna, in cui rientrano anche degli anfibi e la ‘pantofola’ da donna, piace al mercato del Pitti, colpito sia dai colori che dai dettagli, dal pelo inserito nella tomaia alle cuciture a vista che ben accompagnano le voluminose suole.
E che il brand funzioni lo dimostra Flow, uno degli store di riferimento di Firenze, che ha due corner dedicati all’interno all’azienda di Montegranaro: da un lato il mondo Primabase, dall’altro quello di Alexander Hotto, l’altro brand di fascia alta dei Melchiorri.