FIRENZE – Piccoli ma dinamici e determinati: sono i Lidfort. L’azienda guidata da Vincenzo Fortuna, affiancato dal nipote Luca che segue tutto l’aspetto commerciale, è protagonista al Pitti Uomo. “Un appuntamento imprescindibile per noi, è il luogo giusto dove fare business, dove allargare gli orizzonti”. Il 2023 è stato un anno strano, “ma vogliamo essere ottimisti per il futuro. Anche se è difficile fare previsioni. Di certo l’inizio del Pitti è buono, abbiamo incontrato diversi buyer e rappresentanti” spiega Fortuna.
La chiave per restare protagonisti, considerando che Lidfort è una micro azienda di sei dipendenti e 1,5 milioni di fatturato, è stare al passo con i tempi: “Abbiamo ringiovanito alcune linee, sempre tenendo fede al filone del rock che ci caratterizza. Diciamo che ci stiamo perfezionando su alcuni modelli, lavorando con nuovi pellami e vernici particolari”. Nello stand spiccano gli stivaletti, “che sono uno dei nostri must”, e l’immancabile mocassino.
“Il nostro primo mercato è l’Italia, in particolare l’Emilia Romagna, lavoriamo bene con i negozi. E la presenza aiuta anche a trovare nuovi clienti, perché le nostre sono scarpe che si notano. Anche se tutto cambia, credo che siamo presenti in un solo ‘vero’ negozio di scarpe, ormai la tipologia è quello dell’abbigliamento che cura anche gli accessori” riprende Vincenzo Fortuna.
Che ha fatto una scelta: non ha un proprio e-commerce. “Preferiamo che cresca quello dei clienti, non vogliamo fare concorrenza interna”. Quello del negozio fisico è il nuovo filo conduttore del mondo calzaturiero, dopo anni in cui sembrava che tutto passasse per il web: “E’ tornato il piacere del toccare, del guardare passeggiando. Chi non ha perso la sua posizione, oggi come attività funziona”.
Una realtà che lavora Lidfort, ma non basta. E infatti il 2024 sarà l’anno della crescita grazie a due importanti operazioni: “La prima è un accordo di cobranding con un’importante griffe che si occupa di vestiti e accessori. Ci hanno scelto loro e tra non molto annunceremo la collaborazione che ci porterà a produrre calzature per loro. La seconda, invece, è una licenza importante che stiamo per chiudere. Diciamo che sono due operazioni che non minano la produzione del marchio Lidfort, ma garantiscono lavoro all’azienda e ai nostri collaboratori”.
Per Lidfort la produzione per conto terzi non è una novità, “in passato abbiamo lavorato con alcune griffe”, ma questo è un salto di qualità “perché siamo noi stessi parte del progetto finale. E poi, essere trovati dopo lunghe ricerche ci gratifica, significa che il nostro valore è un dato. Noi ci occuperemo di tutto, dalla linea alla produzione. Un’operazione che ci permetterà di crescere anche all’estero, visto che i due brand con cui lavoreremo sono forti sia in Russia sia in Giappone.
E l’Oriente è proprio il mercato che ci piacerebbe conquistare con i nostri prodotti, senza mai esagerare considerando che abbiamo una capacità produttiva di 30 paia di scarpe al giorno” conclude Fortuna.
Raffaele Vitali
