*Abbiamo approvato in via definitiva, anche alla luce delle osservazioni presentate, la variante urbanistica di Campiglione – Molini Girola, un atto fortemente voluto da questa amministrazione che ha
individuato nel lavoro urbanistico sui due quartieri una delle 3 direttrici principali di questo
mandato.
Il lavoro sulla variante parte da un obiettivo centrale: sostenere le opportunità di sviluppo e di
crescita economica che nasceranno attorno al nuovo ospedale, andando ad aggiornare un piano
regolatore ormai datato e non in linea con le esigenze attuali.
Nelle aree ex-Omsa, San Giovanni e Via Malintoppi sarà dunque possibile realizzare strutture
commerciali, ma anche dedicate allo sport e allo svago, incontrando esigenze decisamente più
attuali e che sono già venute fuori, attraverso le istanze presentate da chi in questi luoghi ha già
scelto di investire.
Le vecchie aree progetto, di fatto strutturalmente bloccate, vengono ridisegnate e soprattutto si stabilisce, per la zona prossima all'ospedale che sta nascendo, la possibilità di realizzare case di cura, RSA, ma anche studi professionali e medici. Accanto all'obiettivo dello sviluppo, che potrà portare crescita economica e nuovi posti di lavoro, trova collocazione un residenziale a basso impatto per fare fronte alle esigenze di abitativo che ad oggi nel quartiere faticano a trovare risposta.
Con una fortissima attenzione alla vivibilità, si definiscono e ampliano le zone verdi e l'azione amministrativa sui quartieri affianca a questa variante urbanistica un importante focus sul sociale: ne sono esempi il nuovo asilo nido che sorgerà in località San Claudio, per cui i fondi PNRR sono già stati stanziati, così come le Comunità Educanti, attive dallo scorso anno al centro sociale di Campiglione, ne è un esempio calzante il progetto PINQUA che vede nella zona della ex-Conceria il sorgere di edilizia agevolata, con un focus in primis sulle giovani coppie, accanto a strutture dedicate all'health-care, allo sport e un nuovo teatro, per un totale di oltre 15 milioni di euro anche qui già stanziati.
La forte attenzione sui quartieri di Campiglione e Molini Girola arriva dalla convinzione che l'area, con l'avvento dell'ospedale, rappresenterà un punto di riferimento non soltanto per la città, ma per l'intero Fermano: di qui l'esigenza di riprogettare un piano regolatore datato.
Lo stesso metodo con cui ciò è stato fatto è innovativo: partendo da uno studio della società Nomisma sulle possibilità di crescita socio-economica che si sviluppano attorno all'ospedale, sono stati fissati diversi incontri con sindaci dei Comuni limitrofi, Provincia, responsabili della progettazione del nuovo ospedale, ma anche privati proprietari delle aree oggetto di variante, nonché imprenditori che hanno investito nel territorio e, dopo un attento ascolto e un proficuo confronto, si è iniziato a lavorare sull'elaborazione tecnica.
Come coordinatrice del tavolo di lavoro Campiglione-Molini, ma anche come residente, mi ritengo quindi estremamente soddisfatta del risultato raggiunto e anche del fatto che la bontà del progetto sia stata colta anche dalla Lega, che ha confermato il voto favorevole, espresso già nel primo passaggio in consiglio comunale.
Al PD invece chiedo: cosa avrebbero fatto la loro amministrazione ideale? Sarebbe forse restata ferma, senza cogliere la più grande opportunità di crescita e sviluppo che oggi abbiamo sul nostro territorio, senza aprirsi al confronto e disegnando una variante urbanistica senza discuterla con i
proprietari che ne avrebbero visto gli effetti di lì a poco? Questo modo di fare non ci appartiene e
quindi, rimarcando le differenze di vedute, continuiamo a lavorare sulla crescita della città,
fortemente convinti di quanto fatto.
Sara Pistolesi, capogruppo di Piazza Pulita