SANT'ELPIDIO A MARE - Dopo i chiarimenti espressi dal sindaco di Fermo Paolo Calcinaro anche i primi cittadini di Porto Sant'Elpidio e Sant'Elpidio a Mare, Massimiliano Ciarpella ed Alessio Pignotti, dicono la loro sul nuovo progetto per una centrale a biometano in zona Paludi.
Entrambi hanno voluto esprimere le proprie perplessità auspicando quantomeno un confronto tra enti.
"Molto cittadini, diversi operatori economici e turistici del territorio mi hanno manifestato la loro preoccupazione, che comprendo e condivido - ha detto Ciarpella - Senza invadere le valutazioni tecniche ed ambientali di competenza del comune di Fermo, mi sembra evidente la contraddizione tra un impianto del genere e la direzione assunta negli ultimi anni, con investimenti che il nostro territorio attende da decenni, per potenziare le infrastrutture e valorizzare sotto il profilo turistico ed ambientale le aste fluviali".
Ciarpella ha anche ricordato come "con la nuova Lungotenna e la bretella di collegamento tra la strada e lo svincolo autostradale di Porto Sant’Elpidio, l’area di San Marco sarà una delle vie d’accesso principali della nostra provincia, verso il capoluogo e il suo ospedale, grazie ad un’opera già finanziata dalla Regione per decine di milioni di euro.
Sull’altra sponda del fiume Tenna, andranno presto a concretizzarsi gli interventi nell’ambito della ciclovia Adriatica, per potenziare i collegamenti ciclopedonali dalla costa alle aree interne.
Il futuro per l’area che costeggia il Tenna è già delineato, all’insegna di infrastrutture viarie adeguate, della sostenibilità ambientale, di luoghi verdi di pregio e itinerari per la mobilità dolce". E poi ancora ha aggiunto: "
Una centrale a biometano da migliaia di tonnellate, con tutta evidenza, sarebbe difficilmente compatibile co la vocazione e le progettualità per la vallata del Tenna che i cittadini attendono ed approvano. Inoltre, ritengo che un’attività dall’impatto significativo debba vedere l’approfondimento e il coinvolgimento dei comuni limitrofi e della provincia in un’ottica di visione complessiva e di sviluppo armonico del territorio. Mi auguro che su questa tematica possa esserci la massima collaborazione ed unità tra tutte le forze politiche".
Perplesso anche il Sindaco Pignotti che in questi giorni è stato anche attaccato dalla minoranza ed invitato a chiarire la propria posizione: "Ho interessato gli uffici comunali, sia la parte tecnica che legale, per studiare insieme la questione ed informare la cittadinanza una volta che abbiamo contezza della questione e sappiamo come muoverci sulla scorta del principio di precauzione. La cittadinanza va tutelata in tutti i sensi, anche, dal punto di vista psicologico e di veicolazione delle informazioni, credo sia irresponsabile creare allarmismi ma, alla stessa a stregua, va approfondito il discorso dell’eventuale incidenza dell’impianto sulla vita dei residenti dei Comuni contigui".
Quindi, tornando sulle interrogazioni presentate, ha aggiunto: “E’ vero che ho partecipato ad un incontro organizzato dagli imprenditori, insieme al Presidente Terrenzi che ringrazio per l’appoggio, e subito mi sono attivato con gli uffici competenti per studiare la questione. Questa Amministrazione, al di là di tutto, adotterà le azioni opportune per tutelare i suoi cittadini ed il territorio sia da un punto di vista turistico che ambientale. Il tema va approfondito e sicuramente è necessario un confronto tra i comuni limitrofi egli Enti superiori. Certo è che, al di là di tutto, questa prospettiva va un po' in controtendenza con l’idea di valorizzare il territorio dotandolo di nuove infrastrutture come la ciclovia adriatica, la nuova Lungotenna e la bretella di collegamento tra la strada e lo svincolo autostradale di Porto Sant’Elpidio, poiché la sostenibilità ambientale e un nuovo tipo di turismo basato sulla mobilità dolce mal si coniugano con una centrale a biometano da migliaia di tonnellate".
Infine ha concluso: "Auspico ad un confronto tra Enti e sarà mia premura informare la cittadinanza quando le notizie saranno più attendibili. Preciso, a chi mi accusa ingiustificatamente, che parliamo di una procedura seguita in toto ed unicamente dal Comune di Fermo, chiederò gli opportuni confronti politici per capire il motivo del mancato coinvolgimento qualora dovuto in sede di iter tecnico – procedurale, vista la tematica così sensibile a chi vive nei territori limitrofi.”
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