di Francesca Pasquali
SANT’ELPIDIO A MARE - Vagava impaurito tra i vicoli del centro storico di Sant’Elpidio a Mare il cucciolo di capriolo trovato stamattina dai volontari del Cras (Centro recupero animali selvatici) di Fermo. Lontano dalla mamma, l’animale, che ha una decina di giorni, s’è ritrovato smarrito.
Ha sbattuto col piccolo corpo contro le auto parcheggiate e qualche casa. I volontari l’hanno trovato solo e un po’ acciaccato, ma si rimetterà. Dopo aver verificato che, nei paraggi, non c’era traccia della mamma, l’hanno portato nella sede dell’associazione, in via Vallescura.
Stasera lo riporteranno dove l’hanno trovato, sperando che la mamma sia ancora si faccia vedere e, sentendo l’odore e il richiamo del cucciolo, torni a prenderlo. «Non ci risultano caprioli investiti e che, quindi, la mamma non ci sia più», spiega Nazzareno Polini, presidente dell’associazione Smilax Nova, che gestisce il Cras.
«Stasera, i volontari controlleranno se la mamma è in zona. In caso contrario, resterà al centro. Sarà allattato e, una volta cresciuto e autosufficiente, reinserito nel suo ambiente». Non è la prima volta che i caprioli lasciano i boschi per avventurarsi nei centri abitati.
«Succede in continuazione. Segnalazioni ci arrivano tutti i giorni», fa sapere il responsabile del Cras, che copre le tre province del sud delle Marche. Un fenomeno che s’è intensificato col coprifuoco. «Le persone girano meno – spiega Polini – e, non vedendole, gli animali selvatici si avvicinano di più alle case. Questo crea una vicinanza eccessiva con l’uomo e, negli ultimi mesi, si sono intensificate le morti di questi animali. Il giorno in cui siamo passati dall’arancione al giallo c’è stato un picco di morti sulla strada».
Ma come sta il piccolo capriolo in cerca della mamma? «Ha preso un po’ di botte sbattendo qua e là – spiega Polini –, ma sono lesioni lievi che non gli creeranno problemi in futuro. Di solito, le mamme restano nei paraggi. Speriamo di ritrovarla».