SANT’ELPIDIO A MARE – Investire in cultura, avvicinare i giovani, creare una comunità pensante: tre traguardi che il team guidato dal Loretta Morelli e Giulia Ciarapica può dire di aver tagliato. Ma la corsa non si ferma a Casette d’Ete, dentro le stanze del centro giovanile donato dalla famiglia Della Valle.
Si apre domani, dopo l’anteprima affidata al podcaster Pablo Trincia, il terzo anno di TrasformAzioni. “Abbiamo definito le prime quattro date del 2025: Vera Gheno il 10 gennaio, il 17 gennaio Ludovica Di Donato, poi a febbraio il 21 e il 27 appuntamento con Giulia Caminito e Daniele Mencarelli. Fuori cartellone, ma già confermato, a maggio ci sarà Stefano Nazi.
Perché loro? “Autori che toccano tematiche che ci stanno a cuore, in particolare quelle del linguaggio, della questione femminile, della salute mentale. È importate parlarne” spiega Loretta Morelli.
E aggiunge la direttrice artistica del festival, la scrittrice e opinionista letteraria Giulia Ciarapica: “Vera Gheno affronterà il ruolo delle parole, cosa significa amare una lingua conoscendone poi altre. Con Ludovica Di Donato entreremo nella generazione degli under 40, quelli che sono il ponte tra vecchio e nuovo. Con lei affronteremo il tema dei cambiamenti, di quello che la società vuole o che noi vorremmo. Terza tappa con Giulia Caminito e il tema dell’ipocondria, una riflessione sul male che viviamo nel privato e si ripercuote nel mondo sociale in cui dobbiamo muoverci e vivere. Infine, a con Daniele Mencarelli che riporta il festival al suo tema originale, quello della costruzione del possibile nel luogo di origine”.
In questi anni la squadra di Morelli ha saputo costruire un percorso chiaro: “Un occhio alle tematiche femminili ospitando donne per valorizzare questa parte di cultura che sta prendendo, giustamente, piede (record di presenze, 250 persone, pochi mesi fa per l’incontro con Cecilia Sala, oggi liberata dopo venti giorni in carcere in Iran, ndr). Abbiamo raccontato tante storie, anche inusuali di identità, di trasformazioni fisiche e mentali, di processi di cambiamento abbiamo ospitato anche dei Premio Strega. Il tutto provando a rivolgerci a un pubblico giovane, senza mai trascurare l’adulto per offrirgli strumenti per comprendere proprio le generazioni più giovani, che oggi hanno più problemi da affrontare” ribadisce Ciarapica.
Il filo conduttore della rassegna non cambia: “La rassegna mantiene la sua volontà di creare luoghi e spazi fisici e non di possibilità di riflessione, di condivisione con il territorio e insinuare il dubbio, ripensando il presente”.
Non solo cambiamento come obiettivo, ma una vera trasformazione. “E poi ci piace la parola azione, che dà il senso del fare”. Il format non cambia, ogni autore porterà il suo ultimo libro, attraverso questo, con Giulia Ciarapica entriamo nelle tematiche. “Per Mencarelli è un ritorno, dopo la prima edizione. Nazi lo rincorriamo da un po’, era il secondo obiettivo dopo Trincia che volevamo raggiungere. Averlo è una soddisfazione” riprende la presidente della cooperativa EraFutura.
Tutto questo però non basta. Il centro giovanile di Casette vuole crescere e ampliare ancora di più il target attraverso un nuovo progetto che si chiama ‘Cose Belle – Vetrina Cult’. È dedicato a ‘cose belle da fare per pensare’: avremo corsi, laboratori, workshop, collaborando con altre realtà del territorio e aprirci al territorio, per uscire dalla nostra casa. Con TrasformAzioni ci siamo aperti, il centro giovanile è diventato ancora di più un riferimento e la presenza di tante persone a ogni appuntamento non della zona è la prova. Come fare quindi del movimento che abbiamo creato una vera possibilità?”.
La riposta sono convinti di trovarla in Vetrina Cult, rendendo il ‘popolo’ pienamente protagonista. “Mettiamo a disposizione anche spazi, immaginiamo anche di usare una delle tante vetrina e della piazza per questo progetto. La vetrina è trasparenza, è vivere il dentro e fuori. E per questo può essere anche itinerante”.
Sul tavolo ci sono già una serie di iniziative, aperte dal corso di Giulia Ciarapica, seguito da quello di ceramica. E presto uno sulla dizione, poi disegno e cucina etnica. “Grande successo sta avendo quello dei giochi di ruolo, noi contaminiamo e creiamo connessioni”.
r.vit.