MONTEGIORGIO – La progressione di Pollicino è stata imperiosa. Serviva un ciuchino dal nome simpatico per riportare sul trono del Palio di San Paolo la contrada Pian del Sasso. Un battesimo da incorniciare per Roberto Pilotti, il ventenne cresciuto nel quartiere diventato capo contrada.
“La gioia è tanta, un premio a mesi di lavoro, partecipazione, condivisione di idee e strategie” raccontano i vincitori. Dietro le quinte, praticamente da sempre, c’è Gianfranco Pennesi, storico capo contrada. “Era dal 1996 che aspettavamo questo momento”. E dire che avendo vinto il primo storico Palio di San Palo nel 1989, gli obiettivi erano bene diversi. Ma intanto è arrivato il terzo.
Una contrada che ha le radici nella storia, in quel grande sasso piatto a due passi dalle cascatelle diventate oggi meta dei turisti in cui le donne fino a metà del 900 andavano a pulire i panni. Un sasso oggi ricordato nel gonfalone coni suoi colori bianchi e rossi.
La corsa dei somari è l’epilogo di un mese di attività, di sfide sportive, di feste, spettacoli e buon cibo. Ci sono le coppe per le varie discipline, come quella per il calcetto andata a Molino, che ha trionfato anche con balli e canti alla serata 'Contrade e quale', mentre le bocce hanno incoronato Sant’Angelo.
Bravi tutti, ma è la corsa dei somari che decide chi terrà in contrada l’ambito drappo disegnato dagli alunni della scuola di Montegiorgio. “Siamo stati fortunati con l’asino. Il sorteggio ci ha abbinato a Pollicino in batteria. Lo stesso asino ha poi corso in un’altra batteria, vincendola per una differente contrada. E così, chi avrebbe goduto delle forti zampe lo ha deciso un altro sorteggio” prosegue Pennesi. E la fortuna ha baciato di nuovo Pilotti.
L’esperienza dell’ex capo contrada è stata utile, soprattutto quando si è fatto spiegare, una volta sorteggiato Pollicino, come andava cavalcato: seduto al centro e senza mai toccare le orecchie. A quel punto è entrato in gioco Michael Battilà da Monte San Pietrangeli, per il secondo anno fantino della contrada fino a un anno fa guidata da Chiara Fermani.
Alla fine, sono circa 700 le persone che si danno da fare per il palio di San Paolo, rendendo la città del sindaco Ortenzi viva come non mai. “È stato bello vedere tante persone per il gran finale e poi agli stand per cenare e parlare tutti insieme. Funziona bene anche la nuova piazza, ideale per concerti e spettacoli. Siamo nove contrade che lavorano tutto l’anno per questo intenso mese del palio di san Paolo. È un appuntamento sempre più radicato in città, questo graie al coinvolgimento di tanti giovani” conclude Pennesi.
Raffaele Vitali