di Raffaele Vitali
PETRITOLI – Petritoli, uno dei borghi più belli d’Italia, con la torre civica campanaria più alta e il record di matrimoni di stranieri, già quindici prenotati per il 2024, si prepara al suo periodo più florido, la primavera – estate.
Sindaco Luca Pezzani, come sta Petritoli?
“Nell’ultimo anno e mezzo hanno aperto diverse attività o sono state rilevate, dando così continuità. E nella maggior parte delle volte parliamo di giovani del luogo. Abbiamo l’hub della Carifermo, che è il più grande dopo Porto Sant’Elpidio, e una nuova birroteca. Si sta creando un vero circuito del gusto. Abbiamo il birrificio, la Cantina antisociale che è diventata un riferimento nazionale, la pizzeria, i ristoranti di qualità, la taverna delle cornacchie in pieno centro e ora un nuovo locale che punta sull’artigianalità. E poi nuovi gestori per il bar davanti al comune e la Bottega Vitali, che dà lustro anche a prodotti tipici”.
Basta questo per dire che Petritoli è un comune vivo?
“La nostra è una realtà particolare. Un paese vivace, lo definirei. È vivo perché nel suo centro è vissuto, circolano persone e attività. Sfido a trovare un paese di 2200 persone, con un centro lungo 300 metri in cui trovare 25 attività. Stiamo pian piano tornando al commercio al minuto che c’era 40 anni fa”.
Un paese che vive a periodi?
“Chiaro che la vivacità è legata a determinati periodi dell’anno. Da maggio a ottobre c’è il clou, con il turismo che domina. Negli altri mesi le attività devono dimostrarsi dinamiche, non si può più rimanere ad attendere il cliente. E questo i commercianti lo fanno ricercando la qualità. Petritoli è un paese che dà quello che da altre parti non si trova, dal servizio al prodotto”.
Tante case in vendita in centro, è preoccupato?
“Lo spostamento del commercio degli ultimi decenni ha impattato anche sulle abitazioni. Nell’ultimo dato del 2013, dopo anni di caduta grazie agli ‘immigrati’ che hanno scelto Petritoli, abbiamo un saldo positivo di sei persone. Sono nati 13 bambini, abbiamo perso 26 cittadini, ma poi chi ci ha scelto ha permesso di tornare in crescita. I cartelli vendesi sono tanti, lo so”.
Politiche di incoming le ha fatte?
“Le opportunità sono arrivate per anni dai governi. Poi abbiamo vissuto gli investimenti degli stranieri. Oggi qualcuno anche del territorio sta tornando e compra. Diciamo che i cartelli da 30 sono diventati 28. Non basta, le scritte ‘vendesi’ sono davvero troppe, ma pendo dalle due case vendute nel giro di pochi mesi. Intanto stiamo aiutando le giovani coppie. Dal bonus nascite da mille euro, a quello peer l’asilo nido. Dal prossimo anno scolastico abbattiamo il trasporto del 60%, da 150 a 70 euro per il primo figlio che diventano 50m per il secondo. Scelte di bilancio”.
Diventare ‘borgo più bello d’Italia’ comportava poi degli step anche infrastrutturali. Novità?
“Il 2024 sarà l’anno della svolta per numerosi lavori pubblici. Stiamo lavorando sul nuovo asilo nido, con fondi Pnrr, che sarà realizzato vicino alla scuola media e pronto a inizio 2025. Parte la ristrutturazione in accordo con la parrocchia di Sant’Anatolia, usando i fondi dell’8 peer mille, della chiesa di San Prospero, la più antica di Petritoli. Un lavoro che durerà un anno. Con il Pnrr stiamo rifacendo l’ingresso del teatro e una camminata naturalistica che passa sotto il comune. E poi stiamo attendendo l’ok dell’ufficio ricostruzione a un finanziamento di 1.5 milioni per il recupero di santa Maria ad Maritres, la chiesa dell’ospedale che è il simbolo del paese insieme con i tre archi e la torre”.
Il maxi progetto dei parcheggi di cui si parlava mesi fa?
“Analizzando il paese, abbiamo visto che la zona dei Muraglioni ha bisogno di interventi, è la strada che gira attorno alle mura e arriva alla rocca. L’intenzione, dopo l’inizio del secondo mandato, è di migliorarla, pensando anche a un parcheggio a ridosso del centro storico. Usando un fondo da 50mila euro abbiamo fatto lo studio di fattibilità per un belvedere in zona muraglioni e un impianto di risalita fino alla zona rocca e sulla parte bassa verso la provinciale dove potremmo realizzare il grande parcheggio. Ma parliamo di 4 milioni di euro. Per questo ci stiamo muovendo a step”.
Da dove partire?
“Un bando sui dissesti del Ministero ci ha permesso con 700mila euro di iniziare il belvedere che guarda Fermo. Alla terrazza abbineremo anche a un po’ di parcheggi, una decina. Poi ragioneremo sugli impianti di risalita”.
Lo inaugurerà prima della fine de suo secondo mandato?
“Il belvedere senza dubbio, per luglio avremo il progetto. E poi tutto resterà. Se ci sarò ancora io proseguirò, se no spero che non venga dimenticato”.