PORTO SAN GIORRIO – Il sole e il bel tempo non significano solo passeggiate. A tornare in mare son anche i pescatori di frodo. Quelli che posizionano le ceste in punti illegali e provano a eludere i controlli. Ma il personale della Guardia costiera guidato dalla comandante Gentile è intervenuto in tempo.
Nel tratto tra Fermo e Porto San Giorgio hanno trovato 19 cestini e 21 bertovelli illegalmente posizionati, segnalati semplicemente con bottiglie di plastica e tappi di sughero. Tra l’altro posizionati molto più vicino del dovuto, ovvero 500 metri. Sono scattati i verbali, bene tre, e le sanzioni, 6mila euro. Solo che prima vanno trovati i responsabili. “L’attività di controllo sulla filiera della pesca rappresenta uno dei fondamentali compiti istituzionali della Guardia Costiera che, in regime di dipendenza funzionale diretta dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, svolge le funzioni di polizia in materia di vigilanza sulle attività di pesca marittima ed acquacoltura al fine di consentire uno sfruttamento sostenibile della risorsa ittica, sia per preservare l’ecosistema mare nel suo complesso, sia per garantire il naturale ed indispensabile ripopolamento della fauna marina garantendo nel contempo la salute pubblica” spiega la comandante.