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Pesaro, prova di forza senza Ahmad. Imbrò regala assist, Parrillo difende, King segna: Cento si inchina

17 Novembre 2024

di Raffaele Vitali

PESARO – Il match salvezza in una fredda domenica di novembre. Da un lato Pesaro, dall’altro Cento che alla fine non schiera l’amato ex Carlos Delfino, fermo per un problema al ginocchio.

Una partita che dovrebbe servire a Pesaro per capire che può ambire a posizioni migliori, senza neppure faticare troppo. Una domenica di basket ordinato, di pallone che gira, di un minimo di difesa e aiuti, di canestri che arrivano facili, anche da dentro l’area, di ruoli rispettati in campo, di Ahmad in panchina dopo 10’ di nulla. Ci voleva molto? Forse dovevano toccare il fondo Imbrò e compagni per far scattare quel plus che hanno dentro. Partita della svolta? La calda Brindisi domenica prossima dirà di più dopo il 78-60 finale.

Parte bene la VL Pesaro. Spiro Leka rispolvera in quintetto Matteo Imbrò, tra i cinque c’è  Bucarelli, che torna al ruolo di  guardia ala. E tutti sembrano gradire la scelta del coach. Tanto che Pesaro, davanti al proprio pubblico, che mette da parte la rabbia e tifa senza sosta, vola sull’11-5. È l’inizio che tutti speravano, poi che i problemi restino è un’altra storia.

Gira gli uomini coach Di Paolantonio e non è da meno Leka. Chi non riesce ancora a entrare in partita è Zanotti, ormai cambio di Quirino De Laurentiis. Il lungo cerca di sbloccarsi da tre punti, ma il ferro gli dice sempre no. Mantiene il vantaggio la Carpegna Prosciutto Pesaro, che a due minuti dalla fine manda a riposare Ahmad, tocca a Maretto provare a bucare la difesa degli emiliani. Tanti errori, da una parte e dall’altra, anche buoni tiri che confermano la classifica: penultima conto terzultima (17-12).

Lombardi ogni tanto ricorda la pubblicità della Pirelli: la potenza è nulla senza controllo, vedi la giocata d’inizio secondo quarto quando ruba palla, si invola, pasticcia e perde palla. Per poi però recuperarla l’azione dopo e riperderla di nuovo, quando sarebbe bastata metterla nelle mani di un compagno, del classico play che dà ordine ai cinque in campo. Cento è in difficoltà, anche l’ex Alessandrini che dovrebbe conoscere bene il parquet pesarese.

Il secondo quintetto pesarese tiene bene il campo, soprattutto in difesa, mancano però i punti, ci provano Zanotti e Bucarelli. A sbloccare, dopo un rimbalzo offensivo, è Lombardi. Coach Leka tiene in panchina i due americani, imprecisi ma più concentrati di altre partite. Il punteggio gli dà ragione: 5 a 0 di break e time out obbligato per gli ospiti, a secco per tre minuti nel secondo periodo.

Non porta effetti, l’attacco di Cento è ‘Sperduto’, come da nome di un suo giocatore. Lombardi si gasa, infila una tripla e fa scappare via Pesaro. Cento sembra Pesaro a Livorno, viaggi con il 25% al tiro. Unica spina nel fianco è Tanfoglio, seguito da Benvenuti. Un mini break non piace a Leka che ferma tutto (25-17 al 15’).

È il momento di Imbrò, determinato come non mai, tanto che chiuderà con 10 assist. Due triple del capitano, seguita da una di King  producono il massimo vantaggio, 12 punti. Perfino de Laurentiis mette la bomba, tutto sembra andare per il meglio quando mancano meno di due minuti alla fine del second quarto. Dopo aver migliorato l’approccio alla gara, ora a Pesaro non resta che lavorare sui fine quarto, che hanno fruttato cinque punti a Cento mentre suonava la sirena (37-29).

Il terzo periodo, che non vedrà più Ahmad sudare, è quello che un coach sogna: buona difesa, tiri facili, Bucarelli che segna da due e da tre punti, Zanotti che schiaccia, Imbrò che smista e soprattutto Ahmad che può tranquillamente restare in panchina a riposarsi e a riflettere sul suo modo di giocare, dopo l’exploit contro Rimini. Il 15-2 questa volta a subirlo sono gli avversari. Si raggiungono vantaggi siderali (52-32). È tutto bello, incluso il supporto dei tifosi. Che ritrovano l’applauso anche per Zanotti.

Sembra ormai una passeggiata. Leka insiste con il quintetto made in Italy, ma qualche imprecisione soprattutto difensiva ridanno a una squadra ormai spenta, tanto che Di Paolantonio in panchina sta per smontare una sedia pur di svegliare suoi. Henderson e Davis ogni tanto si ricordano perché sono stati scelti e da soli si guadagnano tiri e punti.

La Carpegna Prosciutto, considerando il periodo, potrebbe anche traballare quando cento torna a-12. Ma è qui che King indossa la corona e da solo, letteralmente da solo, chiude il match: 8 punti consecutivi che fanno dimenticare anche i suoi errori banali da sotto canestro (69-52).

Ognuno mette il suo mattoncino, anche Parrillo con rimbalzi preziosi e difese aggressive che gli valgono la standing ovation finale, continuo e determinante è Quirino usato oggi al meglio da Leka alternandolo a Zanotti e allo stesso Lombardi i alcuni minuti da quintetto piccolo. A tre minuti dalla fine i volti si rasserenano, la VL sale a otto punti, gli stessi di Cento e dell’altra nobile decaduta, la Fortitudo che in anticipo ha subito una dura lezione a Cividale, la tana di coach Pillastrini.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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