PESARO – Il 13 novembre a Livorno la Carpegna Prosciutto Pesaro toccò uno dei punti più bassi della stagione. I biancorossi furono letteralmente asfaltati, incapaci di contenere un giocatore esperto, ma non più ragazzino, come Adrian Banks.
Il campionato ha preso poi due strade diverse da quanto immaginato, perché la VL ha iniziato la sua risalita verso piani più nobili, mentre Livorno è rimasta invischiata nei bassifondi, tanto da cambiare allenatore, affidandosi al pugno duro di Gennaro Di Carlo, un veterano dell’A2 già visto a Montegranaro in maglia Sutor e Poderosa.
Giacomo Baioni, vice allenatore di Pesaro, c’era: “Vogliamo provare a riscattare la brutta prestazione del match di andata. Ma sarà difficile, loro hanno fame di punti salvezza”. E poi ci sono i grandi ‘vecchi’ da limitare: Filloy, Banks e Fantoni su tutti. Si incontrano due squadre ferite, Pesaro ko a Rimini, mentre Livorno sconfitta in casa da Cento. “Sarà importante avere il giusto approccio e dare tutto su ogni pallone”.
Gli allenamenti sono andati bene e non è un dettaglio. “Dovremo cercare di contenere le loro guardie, come Filloy, Banks e Hooker e cercare di essere più aggressivi in difesa, per realizzare punti facili. La vittoria ci serve per la classifica e per il morale”. Ma Livorno venderà cara la pelle. Parola di Cesare Riva, vice coach dei toscani: “Giocare a Pesaro è sempre motivo di orgoglio, non dobbiamo pensare all’andata perché loro sono cresciuti e lottano per i payoff”.
Sa bene che Ahmad è il pericolo pubblico numero uno, ma teme anche la compagine italiana: “In queste ultime giornate daremo tutto come sempre, per trovare i punti necessari per provare la rincorsa a Orzinuovi e Cento. Se poi non raggiungeremo l’obiettivo, il 27 aprile ci faremo trovare nelle condizioni migliori per le partite di maggio”.
Livorno a oggi ha vinto solo tre volte in trasferta, Pesaro in casa ne ha conquistate 13. Non è un dettaglio, anche in vista di playin o playoff, la VL non può fallire i match casalinghi, sapendo che da qui a fine stagione dovrà prendersi almeno due scalpi per ambire a uno dei primi sette posti in classifica. Palla a due alle 18.