MILANO – La Carpegna Prosciutto ha vinto a Milano 82-90. Ebbene sì, speriamo che ora Armani non dia retta a coach Messina e compri pure Leonardo Totè per farlo accomodare nella ricca panchina griffata. Scherzi a parte, ma finirà così se il lungo italiano si confermerà a questi livelli fino al termine della stagione, la VL ha giocato una gara quasi perfetta contro una squadra che vale dieci volte il budget di Ario Costa.
Lo ha fatto in difesa, resistendo anche alle folate di rientro delle scarpette rosse (28-15 il secondo periodo), lo ha fatto in attacco trovando più di un protagonista e chiudendo con il 61% da due, da qui anche i pochi rimbalzi. Pesaro ha ricordato a tutti che nel basket per vincere serve la squadra. Anche se, inutile negarlo, le triple di Mazzola sul 69-72 e quella sul 75-80 hanno un peso specifico enorme.
Come ce l’hanno i muscoli di Totè che non di è fatto intimidire da quelli milanesi e ha confermato che ha una mano così educata che anche se gli chiudi l’area, impedendogli di avvicinarsi al ferro, dalla media ti castiga.
Buscaglia si gode la prima vera prova da leader di Bamforth, che nei momenti caldi ha preso il pallone in mano. Cerca di capire come usare al meglio la verve di Visconti, che è una scheggia impazzita e se tirasse qualche volta in meno avrebbe già fatto un salto importante verso l’alto.
Pesaro ha saputo approfittare del momento no di Milano, impressionante il primo quarto della Carpegna Prosciutto, delle rotazioni di Messina che non può permettersi di fallire in settimana le due sfide di Eurolega e così decide di dare spazio a quelle che non sarebbero seconde linee per nessuno, ma che a Milano tali si sentono. E quando non si è convinti dei propri mezzi, poi tutto diventa più difficile.
Due punti pensatissimi quelli della VL, che così si riprende quanto regalato una settimana fa in casa contro Scafati al termine di un match che aveva fato male. Anche perché fu davvero questione di dettagli. Quelli che oggi la premiano: le triple di Mazzola, il rimbalzo in attacco con canestro di Totè, il tiro da centro area di Bamforth che zittisce il pubblico del Forum illuso da una tripla di Tonut.
Vittoria di squadra, vittoria di intelligenza, vittoria che permette a Pesaro di preparare al meglio la sfida di sabato contro la rivelazione Napoli. E lo farà con un Mockevicius in più nel motore e due americani risvegliati, forse anche dal taglio di Schilling che ha fatto capire a tutti che a Pesaro non si scherza, perché i soldi sono pochi ma la passione tanta. Per cui, se serve, si interviene.
Raffaele Vitali