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Pesaro ammaina la bandiera. Delfino e la Carpegna Prosciutto ai saluti. Costa: "Sei stato un capitano valoroso"

21 Luglio 2023

PESARO – E così, la 41esima candelina a fine agosto non la spegnerà su una torta biancorossa. Carlos Delfino, il capitano, non è più un giocatore della Carpegna Prosciutto Pesaro.

La decisione era nell’aria, da giorni, poi è arrivata la nota di Ario Costa, presidente della VL, e tutto è diventato chiaro: “Tre anni indimenticabili un capitano valoroso e sempre pronto a dare tutto per la nostra maglia”.

Perché è finita? La logica dice che coach Buscaglia non ha visto in Carlos l’uomo giusto per partire dalla panchina e cambiare ritmo al match. E considerando che Delfino non costa poco, giustamente vista la carriera, scegliere il meglio dal punto di vista tecnico è diventata la priorità.

L’argentino, che sogna ancora di giocare a Parigi 2024, con tanto di augurio del presidente Costa, di certo giocherà ancora, da vedere in che serie e in che Paese. L’Italia è casa sua e l’ultima partita di play off contro Milano ha confermato che è tonico. Ma come si giudica un giocatore di 40 anni?

Se uno guarda le videocassette di Carlos, di certo si chiede perché non schiaccia più dopo due rapidi passi. Ma se ci si ferma al presente, il suo arresto e tiro è sempre impeccabile e anche la capacità di playmaking. Certo, ha quel ‘so cosa fare ma poi la gamba no mi segue’, ma capita anche ai ventenni, guardare Visconti per credere.

Per cui, Delfino va valutato in maniera diversa. È un leader, è nato per fare il capitano e prendersi responsabilità.  In campionato l’ha dimostrato. Ma è anche un giocatore che ha bisogno di pause, che da freddo non rende più come un ventenne. E quindi, si può biasimare la società per la scelta? Delfino poteva essere la ‘bandiera’ della squadra, quello da rimettere sui manifesti degli abbonamenti? A quanto pare no.

Ma è anche quello che si porta via una serie infinta di grazie sui social, sulle pagine dei tifosi, nei vari articoli usciti dopo l’annuncio della fine del rapporto. I suoi numeri, alla fine, non sono stati neppure male: 6 di media, il 30% da tre punti e il 50% da due, magari con qualche palla persa di troppo. E questo giocando una media di 17 minuti.

Questo forse il dato che ha fatto riflettere di più Buscaglia: quanto mi potrà dare con un anno in più ancora sulle spalle. Se vuole davvero le Olimpiadi, la risposta è ‘tanto’, ma Pesaro non ha obiettivi così lontani, la nuova stagione sarà complicata, con la fascia medio alta ancora più ambita. Il roster che la VL sta allestendo è di qualità.

Un buon play, che si alternerà con Bamforth, e poi l’ala fisica. In attesa del pivot, il blocco di italiani dà garanzie dalla panchina. Per cui, barra dritta e sguardo al futuro, quello che la Carpegna non giocherà con uno straordinario over 40.

Raffaele Vitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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