SMERILLO - “Abbiamo creato una rete fra piccolissimi borghi. Smerillo, Montefalcone e Monteleone di Fermo hanno ognuno meno di 400 abitanti. E abbiamo solo i panorami. Un ‘nulla’ che merita di essere valorizzato al fine di guidare la rinascita di luoghi colpiti dal sisma”. La valorizzazione per Simonetta Paradisi passa per il Festival Parole della Montagna, di cui è direttrice, e lo ribadisce da palazzo Raffaello, sede della regione Marche dove si siede al fianco dell’assessora Giorgia Latini
“Abbiamo scelto di ripartire dalla cultura. Abbiamo un pubblico consolidato, che ci segue con passione. Se avessimo ambientato questo festival sula costa, i risultati in termini economici e di appeal commerciale sarebbero stati diversi. Noi però non abbiamo puntato su questo, ma su una qualità culturale alta e non popolare. Non abbiamo mai ceduto ai grandi nomi televisivi per avere pubblico, ma selezionare gli esponenti del panorama culturale. Questo ha comportato una selezione del pubblico. Chi viene da noi non è di passaggio, ma è motivato” ribadisce la Paradisi. Ma poi leggendo i nomi degli ospiti, di ‘televisivi’, ce ne sono eccome: Crepet e Iannacone su tutti, ma anche il comico Rossi. Perché alla fine bisogna attirare.
“Smerillo – riprende la direttrice artistica - non ha nulla, ma ha tutto per creare una relazione e una ambientazione che crea legami”. Il Festival ogni anno punta su una parola: “La cerchiamo tra noi, un gruppo di amici, perché non abbiamo un comitato scientifico, abbiamo voluto tenere fuori gli interessi economici. E questo fa la differenza” ribadisce chiarendo che “non lavoriamo per un gettone, ma per amore del nostro territorio”.
La parola scelta è ‘perdersi’. “Abbiamo perso punti di riferimento sociale, culturale, economico e politico. In questa difficoltà a orientarsi abbiamo sentito la necessitò di attivare una bussola di orientamento. E tra l’altro vedremo che perdersi non è sempre negativa, ma una condizione umana per ritrovarsi. Perdersi è anche abbandonare gli strumenti tecnologici e riattivare le mappe mentali dentro di noi” prosegue.
Il programma è ricco dal 13 al 17 luglio a Smerillo. Personaggi principali: Enrico Galiano, professore da 20mila visualizzazioni sui social che parlerà de ‘La scuola fa schifo?’; l’alpinista con Alex Txikon, che ha scalato tutte le vette da 8mila metri. “E poi indagheremo i giovani smarriti, caduti nelle dipendenze, ma che hanno trovato la strada e parleremo con alcune comunità, inclusa la San Cristofaro di Amandola”.
Ci sarà Domenico Iannacone che si avvicinerà alle vite degli altri sospese; l’aspetto socio economico affidato a Stefano Zamagni; risate con Riccardo rossi; Monica Bulai che domenica sera parlerà dell’uomo perduto ai confini della guerra. Infine Paolo Clemente, il filosofo che darà istruzioni per perdersi…giocando a Smerillo.
L’assessora Latini è entusiasta del progetto: “Mi piace chi fa rete e lo fa con la cultura, che è il mezzo che po' far comprendere l’importanza dei nostri territori e delle radici. Noi abbiamo improntato una legge di riqualificazione die borghi per aumentare l’attenzione e voi avete iniziato ancora prima. Il Pnrr darà ulteriori aiuti, con oltre 100milioni che si sommano agli 8 mesi da noi a bilancio”.
Il festival attrae un turismo di livello, altro aspetto che piace all’assessora: “Un’azione fondamentale e strategica che noi supporteremo, come facciamo con MarcheStorie con cui tocchiamo 100 comuni puntando su una cultura che guarda a riscoprire le radici”.
Marco Fabiani, sindaco di Monteleone, per il secondo anno è parte del festival di Smerillo. “Abbiamo fatto già due serate con Paolo Crepet e un alpinista con disabilità che ha saputo scalare l’Everest. In un paese con 340 persone, abbiamo superato le 700 presenze”.
Conclude Antonio Vallesi, primo cittadino di Smerillo: “Ci abbiamo creduto anni fa, bello incontrarsi coni progetti della regione che ci hanno dato forza. I nostri sono eventi che aumentano il turismo, non impattano sulla raccolta dei rifiuti, proprio perché il target è alto, e aumentano il controllo sul territorio dal punto di vista naturalistico”.