PESARO - Se vuoi vincere, deve affidarti ai vincenti. A chi sa come si fa. Per questo la Carpegna Prosciutto Pesaro di Andrea Valli ha firmato Matteo Imbrò, uno dei migliori giocatori dell’ultimo campionato d’A2.
Oltre venti minuti di media in campo con Trapani, la squadra che ha dominato la stagione regolare e poi ha vinto i playoff togliendo il sorriso alla Fortitudo Bologna. Non ha segnato tanto, ma per un semplice motivo: la palla la doveva dare a due americani che facevano sempre canestro. Ma quando gli viene chiesto di segnare, la mano è educata.
Play di stazza, ben sopra il metro e novanta, Imbrò ha firmato un biennale. Anche lui. A riprova della serietà del progetto della nuova VL e di quello che coach Pino Sacripanti, uno dei fattori chiave del mercato, ha chiesto a chi sposa la missione: riportate Pesaro in serie A.
“Esperienza e affidabilità in cabina di regia, oltre a tanta personalità e determinazione” così la nota della società presenta Imbrò, che da giorni era dato per certo, ma come sempre quando si tratta un big del campionato, fino anche non torna la firma in sede si resta in silenzio.
Imbrò è un vincente, uno di quelli che ama avere il pallone decisivo nelle mani e in un campionato complesso come l’A2 non è un dettaglio. “Pesaro è una piazza con una grande passione per la pallacanestro. Finora ci ho giocato da avversario e ricordo molto bene il grande calore dei tifosi che in migliaia sono presenti alla Vitrifrigo Arena. Senza dubbio è stata molto importante anche la presenza di coach Pino Sacripanti che mi ha voluto a tutti i costi: cercherò di aiutare Pesaro a tornare dove merita di stare”.
Dopo Lombardi e Zanotti, un altro colpo tra gli italiani che, non bisogna mai dimenticarlo, in A2 sono decisivi, visto che di americani in campo ne scendono solo due.
Un passato glorioso in maglia Vitus Bologna e anche per questo la tripla da nove metri che ha stroncato la Fortitudo in finale nono poteva che essere sua, Imbrò ha ben figurato prima di vincere il campionato a Verona e Scafati.
r.vit,