PEDASO – "Comunità slow food". Era fondamentale il riconoscimento per il gruppo di produttori legato alla cipolla rossa di Pedaso. È l’anticamera al riconoscimento come presidio. “Un gruppo che ha studiato, che ha sputo ricostruire il prodotto, coglierne il potenziale collegandolo alla valorizzazione del territorio. Cinque produttori giovani e la mia convinzione, dal 2012, che la nostra cipolla rossa potesse davvero essere un unicum in Italia” commenta il fiduciario condotta Slow Food del Fermano Paolo Concetti.
“Carissimo Paolo e amici produttori del presidio, il vostro impegno è oltremodo necessario e importante, per Slow Food e per tutto il mondo: benvenuti nella grande e meravigliosa famiglia” commenta Carlo Petrini, presidente di Slow Food Italia.
“Parlare di comunità significa parlare di gruppi di persone legate tra loro dalla sicurezza affettiva; le comunità sono il vivo esempio di un nuovo modo di organizzare la nostra militanza e partecipazione, in Slow Food come in qualsiasi altra realtà della società civile: un modo inclusivo, orizzontale, pienamente democratico e aperto alla complessità del mondo” prosegue ricordando che il futuro di Slow Food poggia sull’interazione armonica tra condotte e comunità, sulla capacità di dialogo e di relazione costruttiva.
“In un momento storico così difficile come quello che stiamo vivendo, non vi è migliore soluzione ai tanti problemi che ciascuno di noi si trova a fronteggiare che unire le forze e aiutarsi reciprocamente” conclude Petrini.