di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO/FERMO – Dove ci si gira è un proliferare di biciclette. Due ruote sottili, due ruote col carrarmato, manubri da corsa, piccoli motori elettrici. Ce ne è per tutti i gusti. Ma non è un vezzo un modello al posto di un altro, soprattutto quando si è in vacanza o quando si vuole partire per scoprire la ‘bellezza infinita’ delle Marche. Ogni tipo di bici ha la sua gamba adatta, ma soprattutto ogni compagno di pedalata può cambiare la giornata.
Si parte da qui, dal parcheggio davanti al Chronobike di Porto San Giorgio, il negozio gestito da Giacomo Cognigni, pieno di biciclette e accessori che ha deciso di diventare il player principale del territorio nel campo del bike tourism. Un parco mezzi di oltre 100 biciclette elettriche è la base di partenza, ma questo non renderebbe particolare la situazione.
La novità è la squadra, guidata da Stefano Marchegiani, che si è creata attorno a una bicicletta, il pacchetto turistico. Chi lavora in modo professionale si circonda di figure esperte in ogni campo: la prima a entrare nel team è Luca Pelliccetti, di professione tour operator, per passione guida cicloturistica. Ma non solo, perché poi le persone devono dormire e così, ecco la rete con gli alberghi e B&B che si struttura, partendo da Fermo ma coinvolgendo il meglio che si trova dalla costa ai Sibillini. E siccome non si lavora gratis, la struttura ricettiva incassa una percentuale per ogni tour prenotato internamente.
Questo team, che è salito sulle due ruote per testare quello che avrebbero offerto a un cliente, ha il supporto del comune di Fermo. E sui pedali ci si è messa anche l’assessora Annalisa Cerretani. “Un metodo di lavoro diverso. Testare, valutare, capire e poi promuovere. E lo facciamo tutti insieme”. Senza invidie, perché se il Royal è il ‘bike hotel’ modello, adatto quindi a tutti i turisti che arrivano anche con la bici propria, diventa con questo piano di promozione e sport protagonista anche il B&B che si appoggia al mondo di Chronobike, gli agriturismi come La Ginestra o l'Astoria a due passi da piazza del Popolo.
IL TOUR
Primo step, la bicicletta. Rapida valutazione dell’altezza ed ecco che arriva il mezzo. Caschetto d’ordinanza e non serve altro una volta terminato il briefing che spiega la semplice funzionalità dell’e-bike. Una bici che sembra pesante solo a guardarla e che invece diventa piuma una volta mossi i pedali. Del resto tra Eco, trial e boost ce ne è per tutti i gusti, ogni parola cela un aiuto al ciclista no professionista che rinuncia alla classica due ruote muscolare.
Prima di partire, ovviamente, si è scelto il percorso. I pacchetti con base a Porto San Giorgio sono 4, il test è per quello che si chiama ‘Aperitivo a Torre di Palme’. In alternativa, ‘Porto San Giorgio insolita’, ‘Fermo e la sua storia’, ‘Moresco borgo incantato’. A questi si aggiungono quelli più lunghi o lontani, dal Grande anello dei Sibillini a una serie di percorsi studiati da trent’anni di impegno sul campo da Marchegiani tra cime e valli dei Sibillini fermano-maceratesi, come quello attorno alle cascatelle di Sarnano. Si parte almeno in quattro, costo medio 70 euro.
Quando si sale in bici, si ha un obiettivo: raggiungere la meta. Solo che in mezzo ci sono tante salite. La prima sembra infinita, ma qui entra in gioco l’e-bike e quel ‘boost’ diventato subito amico. Con un piccolo click sul manubrio la pedalata diventa leggera. Ognuno si trasforma in un piccolo Pantani e il monte diventa un amico. Certo, bisogna fare attenzione, altrimenti come successo la catena può uscire e allora sono dolori. Ma questo accade solo se ci si distrae un po’ troppo durante il briefing. Il secondo obiettivo è quello di pedalare sotto il sole.
Ma su questo il ciclista può poco e infatti, un’oretta di pioggia accompagna la seconda parte di giro, il che costringe a un cambio di programma che però non toglie la bellezza del paesaggio, l’aver percorso strade a due passi dalla statale di cui solo un paio di partecipanti, su 20, sapevano l’esistenza. “Questo è il bello del turismo in bici anche per i locali, si scoprono cose incredibili stando vicino a casa” spiegano Luca e Stefano che non lasciano mai solo il gruppo. “Normalmente una guida ogni otto persone, oggi siamo in tre visto che il gruppo è numeroso”.
Avere la guida è l’altra caratteristica, perché chiaramente un potrebbe anche solo prendere una cartina e partire. “Ma qui entra in gioco la professionalità, che è anche garanzia di sicurezza”. E poi c’è il tour, con l’aperitivo, con il passaggio al ristorante, con la visita a un museo, con la spiegazione dei luoghi. Insomma, pedalando si riporta a casa un pezzo di Fermano, consapevoli però che la bici è sì elettrica, ma pedalare bisogna serpe. Che il tempo può cambiare e quindi bene portarsi dietro un k-way. Che in gruppo c’è il fenomeno ma anche quello che arranca. Che la pazienza è la virtù dei forti, ma soprattutto il paesaggio che si ammira è il vero regalo.
TURISMO ESPERENZIALE
La scelta di coinvolgere i vari player della ricettività, dell’incoming e dei servizi è data dal fatto di voler fare del Fermano davvero una meta del bike tourism. La regione Marche ci sta investendo da anni, ha usato anche il campione Nibali come testimonial, nel suo piccolo Marchegiani è un antesignano, considerando che nel maceratese i percorsi li pulisce e testa anche. Gli stranieri conoscono bene questo tipo di turismo, “ho avuto anche 100 dipendenti della Apple che hanno scelto di vivere una esperienza di team building con noi in bicicletta” aggiunge Marchegiani, ora i brillanti imprenditori fermani putano a coinvolgere i marchigiani e soprattutto i tanti che sceglieranno le Marche come base. Farsi trovare pronti è imprescindibile: “Noi abbiamo tutto: mezzi, esperienza e territorio”.
L’amministrazione di Fermo lo ha capito subito e ci ha investito per ora impegno politico, presto risorse. Perché qui chi si è fatto carico di tutto sono gli imprenditori, ma chine beneficia è una intera provincia. Che però deve svegliarsi e investire davvero in ciclabili a cominciare da Porto San Giorgio: Sarebbe bellissimo poter inserire anche il lungomare all’interno dei tour che in un’ora di pedalata ti portano su balconi, come Moresco, che ammirano la neve del Vettore e le onde dell’Adriatico.
Peer provare non basta che cliccare su www.ebikenellemarche.it e scoprire dove andare semplicemente pedalando.