Per assolvere da ogni responsabilità la Giunta regionale, il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli ha dichiarato che il motivo delle morti per l’alluvione sta nei comportamenti non corretti tenuti dai morti, o, nel migliore dei casi, per il destino cinico e baro.
Il fatto che non sono stati inviati sms informativi, che non sono state diffuse né tramite sistema sonoro diffuso né tramite automezzi conaltoparlanti notizie circa la gravità della situazione, che i soccorsi siano arrivati in ritardo, che il Presidente Acquaroli e l’assessore Aguzzi si trovassero impegnati in iniziative della campagna elettorale invece che nella cabina di regia dell’emergenza… tutto questo ovviamente non ha avuto alcun ruolo nella tragedia!
Già questo ragionamento è di per sé sufficiente per dare la misura dell’indecenza di questa classe dirigente, ma c’è di più. Le dichiarazioni di Ciccioli sono anche fuorvianti.
Egli fa infatti riferimento al decesso di un “anziano” a “Casine di Ostra”. Si riferisce con tutta evidenza alla morte del signor Fernando, avvenuto però non a Casine, ma a Pianello di Ostra. Un clamoroso errore di localizzazione geografica che rappresenta un “caveat” per il lettore, che intuisce che anche quello che segue sarà quasi sicuramente falso.
Ciccioli continua spiegando come la sera dell’alluvione il signor Fernando, ottantaquattrenne e allettato, nonostante gli inviti pressanti della famiglia, avesse deciso di rimanere nel proprio appartamento al piano terra, lasciandosi in qualche modo sommergere dalla piena del fiume che ha travolto la sua vita.
Ciccioli omette però di ricordare come il nipote del signor Fernando, Andrea Chiappetti, avesse continuamente allertato i soccorsi sin dal pomeriggio con reiterate richieste di intervento, anche alle forze dell’ordine e sui social. Al giornale online fangpage.it Chiappetti, nei giorni successivi al lutto, dichiarava: “Nessuno ci ha avvertito, il dato di base purtroppo è questo. Non c'è stato nessuno, tra comune, ispettori, Regione e Protezione civile, che ci abbia allertato, nemmeno un suono che ci avvertisse dell'emergenza per salire ai piani alti. Il tempo ce l'hanno avuto perché l'acqua qui viene dal monte e via via si sposta verso il mare. Noi siamo a Pianello di Ostra, quasi a metà strada, a circa 10 chilometri da Senigallia. Se si considera che la base del Misa sta verso Arcevia, il tempo l'hanno avuto, ma non c'è stato niente di tutto ciò. […] Spero che si faccia luce su quello che è successo, perché l'allerta non è stata data, mi si chiude il cuore”.
La causa della morte del signor Fernando non risiede dunque in una scelta sbagliata dello stesso, il quale avrebbe deciso di non salire ai piani alti (circostanza peraltro tutta da verificare), ma nella mancata allerta che non ha reso possibile per gli abitanti comprendere la gravità della situazione. La ricostruzione di Ciccioli è semplicemente FALSA: infatti, né il signor Fernando né gli altri abitanti di Ostra e dei comuni limitrofi potevano avere consapevolezza della piena imminente, perché non erano stati avvertiti dagli enti preposti.
Premesso che colpevolizzare una vittima è già di per se stesso spregevole, come si può prendersela con un anziano di 84 anni perché non è salito ai piani alti quando non c’era nessun allarme, quando dagli organi preposti non era arrivata nessuna indicazione di “salire ai piani alti”? Il signor Fernando avrebbe dovuto autonomamente intuire la gravità della situazione e lasciare il proprio appartamento anche se non giravano auto con gli altoparlanti ad avvisarlo, anche se il sistema sonoro diffuso taceva, anche se non aveva ricevuto nessun sms o comunicazione di altro genere?
Siccome a Pianello di Ostra non è mai stata diramata nessuna allerta, Ciccioli è autore di una grave ingiustizia morale nei confronti del defunto, perché lo accusa immotivatamente.
Non solo hanno gestito in modo pessimo l’emergenza; non solo non hanno avvertito tempestivamente la popolazione; oggi si ergono anche a giudici dei comportamenti della popolazione, nonostante non abbiano alcun diritto a farlo.
I segretari del Pd delle cinque province marchigiane