di Chiara Fermani
FERMO - Il primo corso di champagne nelle Marche sforna 29 nuovi appassionati del famosissimo vino francese. Esperti del settore, ristoratori o semplicemente amanti del vino, i corsi organizzati dalla Fondazione Italiana Sommelier si rivolgono a tutti e quello da poco concluso al Royal Hotel di Lido di Fermo era il primo interamente dedicato allo champagne, che in Italia ha un bel giro d'affari, con una crescita costante dei consumi negli ultimi anni.
Otto gli appuntamenti che hanno trasportato i corsisti nel fantastico territorio della Champagne tra storia, curiosità, tecnica e miti. Molta teoria accompagnata naturalmente dalla degustazione di ben 48 etichette di vini molto ricercati ed esclusivi per scoprire nel dettaglio, insieme al docente Massimo Billetto, tutte le sfaccettature organolettiche di questo vino.
Soddisfatto il Presidente Regionale di Fondazione Italiana Sommelier Marco Medori, che ha definito il successo del corso una vera e propria espressione di serena socialità: “Siamo riusciti ad avere un gran numero di partecipanti e a portare a termine il corso con pochissimi disagi, che purtroppo ultimamente condizionano l’organizzazione di questi eventi – commenta - sono felice anche perché questo corso ha portato ad incontrarsi persone già del settore e altre che si avvicinavano per la prima volta sia ad un nostro corso che al vino e soprattutto allo Champagne. Abbiamo rafforzato collaborazioni con i distributori, con le enoteche e i locali del territorio, anche con il supporto della nostra guida Bibenda. Sono sicuro che da oggi almeno per chi si confronterà con i ragazzi che hanno terminato questo percorso lo Champagne sarà un argomento più semplice e di puro edonismo".
Attualmente, i corsi attivi nelle Marche, a Falerone, San Benedetto del Tronto, Senigallia e Fermo, porteranno altri 150 corsisti a diventare sommelier, grazie ad una squadra nutrita di docenti e sommelier di servizio marchigiani che fanno parte dell’associazione e un corso professionale per sommelier è in partenza a Montelupone (open day 16 febbraio, presso l’Hotel Ristorante Moretti).
Ad oggi, i tesserati dell'associazione sono circa 300, 2/3 uomini e 1/3 donne, con età compresa tra i 20 e 60 anni, non solo persone che lavorano nel settore, ma anche moltissimi appassionati che vogliono approfondire e diventare sommelier, per lavoro, per cultura, per passione. Per essere sommelier oggi, servono competenze sempre più trasversali, ecco perché l'associazione sta puntando alla versatilità di questa figura, proponendo dei percorsi a tema.
“Quello dello champagne – ricorda il presidente Medori - è soltanto uno dei nostri percorsi a tema, e a breve, ne sveleremo altri. Fortunatamente la gente ha voglia di reagire e tornare a vivere normalmente, tenersi impegnata e trovare nuove alternative, nel nostro piccolo noi di Fondazione Italiana Sommelier diamo la possibilità di farlo organizzando corsi ed eventi (in sicurezza) che distaccano dai pensieri e dai problemi del momento, facendo immergere i curiosi in “mondi” nuovi, con piacevolezza e competenza”.
