FERMO – Senza un paio di giocatori squalificati, senza tifosi perché la partita sarà a porte chiuse, con tante ore di pullman in più. La gara più pesante di questo difficile inizio stagione la Fermana la giocherà a Vercelli, perché il Sestri Levante non avendo un campo in cui giocare è finita ancora più lontana.
Nel silenzio, fino a pochi minuti fa, la società stava riorganizzando la trasferta, cercando l’albergo e quanto di meglio per mettere Protti nelle condizioni di vincere la partita. Ma poi, sarà la protesta social dei tifosi e i tanti articoli, la società del presidente Simoni è uscita con una nota ufficiale, molto dura.
“Ci hanno comunicato il campo di gioco 48 ore prima della partita, mettendoci in grande difficoltà. È stato scelto un campo ancora più lontano da Fermo. muoversi così in ritardo è un danno economico e logistico” sottolinea la società. “Impatto anche sul lato tecnico, avendo dovuto far cambiare all’allenatore anche gli orari della rifinitura”.
Quello che la società contesta è che il Sestri Levante non avrebbe risposto a quanto dovuto: “L’individuazione dell’impianto di gioco ma anche altri importanti parametri, sono elementi che in sede di licenze nazionali, al momento dell’iscrizione, sono scrupolosamente attenzionati per l’ammissione ai campionati professionistici”.
Parametri severi, “ma poi ci troviamo con queste situazioni paradossali, assolutamente non decorose per un torneo professionistico” conclude mandando un messaggio ai tifosi: “Non potranno essere presenti. Sappiamo bene che nonostante l’attuale classifica e nonostante la distanza, in molti erano pronti a mettersi in viaggio e per questo li ringraziamo”.