FERMO – La fretta, si diceva una volta, è una cattiva consigliera. E parte da qui Perlita Vallasciani, una delle responsabili di settore della Cna regionale e tra le prime a intraprendere la battaglia per la riapertura di parrucchiere ed estetiste. “Ma a una condizione chiara” precisa oggi.
“Abbiamo lavorato a un protocollo da mettere all'attenzione delle Regioni, anche perché la categoria è già predisposta all'utilizzo delle misure di sicurezza. Oggi, pur nella tragedia, cogliamo l'opportunità di un dialogo migliore con le istituzioni. Dobbiamo ancora fare tanta attenzione: siamo convinti che sia più prudente aspettare qualche giorno in più che anticipare i tempi, rischiando di non poter più riaprire”. Il punto è sempre quello: nessuno conosce il Covid davvero.
Per questo la Cna prosegue con lezioni online e approfondimenti per chiarire a ogni iscritto quello che dovrà affrontare. Riccardo Battisti, Cna Benessere, “serve un documento non troppo vincolante per le attività, ma che garantisca la sicurezza”.
La certezza al momento è che si lavorerà su appuntamento. “Poi ci sono le indicazioni – spiega il presidente Paolo Silenzi – come il lavorare con clienti che non hanno sintomi influenzali, nel rispetto rigoroso delle distanze. E' fondamentale formare e informare gli eventuali dipendenti, oltre che la clientela, assicurando pulizia ed igienizzazione costanti, preferendo materiali e strumentazioni dove possibile monouso”.
Il lavoro cambierà, i clienti saranno per forza di meno e anche per questo la Cna ha chiesto di poter allungare l’orario di lavoro dalle 8 alle 21.30 e anche di domenica. “Ma – ribadiscono i vertici degli artigiani - ricordiamo ancora una volta che si potrà alzare le serrande il 18 maggio solo se le condizioni sanitarie lo permetteranno”.