Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Parlamento Europeo, Putzu convince Bruxelles: SI unanime al suo parere: "Creeremo le valli dell'innovazione"

31 Gennaio 2024

di Raffaele Vitali

BRUXELLES - “Innovazione basata sul territorio per la duplice transizione verde e digitale”. Dietro questa frase c’è un lungo lavoro politico che il consigliere regionale Andrea Putzu ha condotto a Bruxelles, come membro permanente del Comitato Europeo delle Regioni. “E questo senza mai dimenticare che è necessario coordinare meglio le risorse e promuovere le collaborazioni in modo più efficace” come quella che lui ha avviato riuscendo in pochi mesi a creare all’interno del Comitato il gruppo interregionale della Regione Adriatico-Ionica.

VALLI DELL’INNOVAZIONE

Davanti all’assemblea plenaria del Comitato delle Regioni d'Europa, all’interno del Parlamento Europeo, Putzu, che fa parte dell’Ecr Group, ha riflettuto, con il supporto unanime dei componenti che già avevano approvato il parere in Commissione Sedec, come l’Unione Europea dovrebbe approcciarsi al tema della transizione per renderla efficace nei territori.

Un punto spicca su tutti ed è quello che ha conquistato i colleghi di mezza Europa: “Se ci concentriamo sulle esigenze degli enti locali e regionali, la strada è quella delle valli dell'innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico e in particolar modo delle valli regionali dell'innovazione (RIV). Sono il sistema che può rafforzare gli ecosistemi europei dell'innovazione che collegano i territori dell'UE e creare sinergie tra gli hub esistenti e quelli futuri, riducendo il divario in materia di innovazione”.

Un sistema che ha nelle Marche il suo luogo ideale, terra con territori omogenei da potenziare. Anche rispetto ad altre aree europee. Da qui una seconda richiesta . “L'innovazione basata sul territorio si fonda su un processo dal basso verso l'alto, che richiede una governance e una sperimentazione forti a livello locale per individuare soluzioni specifiche e su misura per le esigenze territoriali” prosegue Putzu nel suo discorso nell’emiciclo che racchiude davvero l’Europa.

COINVOLGERE LA BASE

La funzione del Cor è proprio quella di dare voce agli enti locali e di farlo attraverso pareri che poi arrivano sulla scrivania dei membri della Commissione europea presieduta da Ursula Von Der Layen ancora per pochi mesi. La plenaria, in corso oggi e domani a Bruxelles, diventa il megafono da usare al meglio. “Non possiamo negare che l'innovazione basata sul territorio possa svolgere un ruolo chiave nel collegare le politiche dell'UE alle sfide e alle soluzioni specifiche delle regioni e dei comuni d'Europa. Quindi è necessaria una cooperazione tra i vari livelli di governance al fine di coordinare l'utilizzazione dei fondi e degli strumenti dell'UE disponibili”.

UNIVERSITA’ E FORMAZIONE

L’obiettivo comune è di non disperdere risorse e di farle rendere al meglio. Nel suo parere Putzu, forte dell’esperienza delle Marche, sottolinea il ruolo delle Università “come consulenti della politica, ma soprattutto nel campo della formazione, della riqualificazione e del miglioramento delle competenze della manodopera, nonché nel massimizzare i talenti”. 

Il 40eenne consigliere ritorna poi giovane quando ricorda alle centinaia di delegati di ogni Paese europeo quanto sia fondamentale, in prospettiva presente e futura, “fornire agli studenti di tutta Europa l'accesso alle risorse didattiche aperte, ai materiali didattici e alle tecnologie digitali, indipendentemente dalle disparità socioeconomiche o dalle limitazioni geografiche”. Inevitabile l’applauso di fronte a un concetto inclusivo che è alla base, per esempio, del Progetto Erasmus.

E lo fa sottolineando anche il ruolo che hanno gli hub regionali, quei digital Innovation hub di cui le Marche sono un riferimento: “Creano migliori sinergie con le PMI, anticipando rischi. Per questo dobbiamo renderli sempre più partner del percorso di innovazione digitale. Che – ribadisce però convinto – deve però tenere in considerazione la diversità delle regioni dell'UE, permettendo e poi sostenendo con i fondi soluzioni tecnologiche molto diverse a seconda delle esigenze, delle possibilità e delle preferenze locali specifiche”.

L’UNANIMITA’

Questo il quadro che Putzu con il parere prova a migliorare, sempre se la Commissione lo farà poi suo. Di certo ha trovato un’alleata quasi inaspettata, la parlamentare Munoz dei Socialisti Europei. Nel suo intervento ha supportato con forza quanto chiesto dal consigliere fermano: “Credo molto nella coesione come superamento delle differenze. Credo nei partenariati per l’innovazione regionale. Dobbiamo guardare a come combinare questi due diversi approcci, dall’alto al basso e viceversa. Servono quindi più focus regionali, politiche dell’Europa più territoriali, dobbiamo garantire lo skilling up. Ovviamente questo per dare un vantaggio ai cittadini e tenere qui i talenti. Abbiamo bisogno di ecosistemi dell’innovazione regionale che vanno favoriti con finanziamenti mirati”.

Si susseguono poi gli interventi e sono tutti a favore di Putzu che infatti incassa l’unanimità e tra gli applausi ringrazia.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram