OSIMO - Appuntamento ospitato presso la sede della Lega del Filo d’Oro in agenda per il 6 maggio. Confronto aperto per riflettere sulle problematiche esistenti e individuare nuovi campi di intervento anche alla luce delle possibilità offerte dalla normativa vigente
La Commissione regionale pari opportunità torna a fare il punto sulla situazione nel mondo del lavoro per individuare nuovi campi d’intervento che garantiscano un’effettiva parità di genere. In agenda il 6 maggio l’appuntamento, ospitato presso la sede della Lega del Filo d’Oro ad Osimo, chiamato ad attivare un confronto con le diverse componenti che interagiscono direttamente negli ambiti lavorativi, a evidenziare le problematiche esistenti e contemporaneamente a cogliere tutte le possibilità offerte dalla normativa vigente. “Vogliamo fornire – sottolinea la Presidente della Cpo, Maria Lina Vitturini – indicazioni concrete alle donne sul come muoversi in un mondo complesso che, non di rado, si dimostra insidioso nei loro confronti, nonostante abbiano grandi capacità di gestione e organizzative che nel lavoro possono fare la differenza. Ce lo dimostrano esperienze dirette che in questi mesi abbiamo portato alla luce e che devono continuare ad essere adeguatamente supportate con tutti i mezzi possibili”.
L’introduzione del dibattito affidata a Sandra Amato, componente della stessa Commissione regionale pari opportunità. “Scopo del convegno – spiega - è mettere in luce le numerose sfide ancora da affrontare ed evidenziare le uniche strade che porteranno a garantire una pari dignità tra uomo e donna sui luoghi di lavoro: opportunità di carriera, parità salariale e di mansione, politiche di gestione delle differenze di genere e tutela della maternità, equilibrio tra gestione familiare e responsabilità professionale, abbattimento delle barriere dei pregiudizi e degli stereotipi che collocano la donna solo in specifici settori”.
Al convegno verrà trattato anche il tema, come viene specificato dalla Amato, della certificazione della “Parità di Genere”, pensata proprio per dare luogo ad una trasformazione culturale del sistema imprenditoriale, incentivando le imprese ad adottare protocolli adeguati a ridurre la discriminazione di genere in tutte le aree che presentano maggiori criticità.
Chiamati a fornire il loro contributo in questa direzione il Ministro Eugenia Maria Roccella; il sottosegretario Lucia Albano; la senatrice Elena Leonardi; il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori. Ma anche i rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali e di alcune aziende marchigiane. Per il Consiglio regionale l’intervento del Presidente Dino Latini.