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Pareggio amaro. In campo si gioca, lo stadio si ammutolisce: tifoso morto mentre andava a vedere la Fermana

19 Ottobre 2022

FERMO - Il pubblico è carico. Come la squadra entra in campo i tamburi iniziano a suonare e i cori si alzano riempiendo la fresca notte del Recchioni. Poi, dopo un quarto d’ora cala il silenzio. Ma non è dovuto al gol del San Donato Tavarnelle, bravissimo Ubaldi ma che ingenuità tra Carosso e Scorza, che lascia tutti stupiti, è un’altra la notizia che gela i tifosi.

In tribuna si inizia a piangere, è morto uno di loro, uno che al Recchioni non mancava mai. Simone, 45 anni, se ne è andato all’improvviso, mentre si stava preparando per raggiunge il suo posto in curva duomo. Da casa, purtroppo, non è mai uscito. Un malore fulminante, non c’è stato niente da fare.

Quando la notizia è arrivata, lo stadio che si stava riprendendo per lo svantaggio, si è ammutolito. Poi un lungo applauso. Un clima irreale, perché nel mentre la Fermana pareggiava con Fischnaller, aiutato dal portiere ospite, ma non si fa festa.

Anche perché, come se non bastasse, un altro malore questa volta allo stadio. Il silenzio è ancora più pesante, anche perché si fermano anche i giocatori, per quattro lunghi minuti. Tutti con lo sguardo rivolto ai sanitari che salgono i gradoni, per un po’ si muovono a testa bassa, poi per fortuna scendono di nuovo e portano con loro, accompagnato a braccia ma sulle sue gambe, un uomo. Si è ripreso. Ma resta il silenzio, perché Simone non c’è più.

L’intervallo sembra infinito, non parla nessuno. Poi, però, al rientro in campo dei canarini, i tifosi tornano a cantare. I primi cori sono per la Fermana, poi tutti insieme urlano ‘Simone Seghetta’, poi l’applauso. La scelta è chiara: incitare Protti e compagni per poter regalare una gioia al tifoso che non c’è più.

I canarini ci provano, ma di tiri in porta non se ne vedono. L’unico giocabile nelal prima mezz’ora capita a Bunino, ma è meglio dimenticarlo. Finalmente, a dieci minuti dalla fine, con il Tavarnelle in dieci dopo che Ciurlini si è fatto cacciare per avere preso due gialli in quattro minuti, Protti decide di provare a vincerla. In campo torna Tulissi e con lui Romeo, praticamente, considerando Pinzi che è stato il migliore dei gialloblù, ci sono quattro punte in campo. Ma niente, le idee mancano e nessuno tira davvero in porta, dove un tremolante Rossi resiste.

L’assenza di Giandonato pesa tantissimo. In una sfida di questo tipo, contro una compagine scarsa, non avere chi sa cosa fare con il pallone, rimandato Scorza nel ruolo di playmaker, è peggio del giocare senza un vero bomber.

"Simone canta con noi". Finisce così, con il coro e il triplice fischio dell’arbitro Rinaldi, uno dei meno atletici visto al Recchioni negli ultimi anni, incapace nel gestire le situazioni e così costretto a sventolare cartellini fuori tempo che non soddisfano nessuno.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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