PORTO SAN GIORGIO/FERMO – “Così non si può andare avanti. Questa volta parliamo di corse saltate, ma se invece ci fossero stati degli incidenti?”. Andrea Matè è il coordinatore provinciale dell’Usb, sindacato che dentro la Steat rappresenta oltre il 30% degli iscritti. È lui che si fa portavoce di un disagio che gli autisti delle linee di trasporto pubblico vivono a Porto San Giorgio, in particolare, e al capolinea di Fermo a due passi da piazza del Popolo.
“Il problema principale è il transito in via Cavallotti, via Boni e Mazzini, ma anche in piazza Matteotti” aggiunge. A provocare la reazione del mondo Steat è quanto accaduto domenica pomeriggio al pullman che unisce Poro San Giorgio a Tre archi. La conseguenza di auto parcheggiate fuori posto, negli angoli e addirittura in punti che chiudono l’accesso alle strade, ha provocato importanti ritardi e addirittura l’annullamento di tre corse. Un danno per l’azienda e un disservizio per i cittadini.
“Noi abbiamo chiamato la Polizia locale, ma niente, abbiamo così dovuto contattare le forze dell’ordine che hanno permesso all’autista di effettuare una retromarcia di quasi 300 metri tra via Boni e via Genova. Una cosa incredibile” prosegue.
Le situazioni classiche di pericolo sono quelle di piazza Matteotti, con le persone che passeggiano davanti alla zona degli scalini della stazione come se fosse un’area pedonale, dimenticando che ci passano mezzi di dodici metri. E così monopattini e passeggini. “Ma ora il problema è che la gente parcheggia malissimo e questo porta al blocco dei mezzi.
Quanto avvenuto a Porto San Giorgio, purtroppo spesso capita a Fermo, in piazza Calzecchi Onesti “con le auto che rendono impossibili le manovre ai pullman”.
La richiesta del sindacalista è semplice: “Vorremmo collaborazione da parte di tutti gli enti coinvolti, amministrazioni comunali e forze di polizia, perché vogliamo lavorare in sicurezza, per gli utenti e per i dipendenti dell’azienda” conclude Matè.
@raffaelevitali