Il sarto delle star una ne fa e cento ne pensa. Non è solo questione di cliente giusto, quello che caratterizza Luca Paolorossi è la visione. “La moda può diventare amica dell'ambiente” è il suo claim.
È nato così il suo progetto che mira a unire la moda di alto livello, i giovani e l'abbattimento del Co2 con la piantumazione degli alberi: il tutto sempre con un’anima imprenditoriale. "L'innovazione, la sostenibilità e il rispetto dei processi di produzione artigianali sono figli del territorio da cui partiamo, le Marche. Per questo il 5 giugno in occasione della 'Giornata Mondiale dell'Ambiente 2023' parte una nuova avventura imprenditoriale che cercherà, ogni giorno, di trovare soluzioni per ridurre l'impatto ambientale nella nostra filiera produttiva. Del resto non si può produrre bellezza a scapito del pianeta” racconta il sarto all’AdnKronos.
Ha prima fondato la società benefit ‘Paolorossi Please’, l’amministratore è il figlio Pietro studente alla Politecnica, poi ha preparato il prodotto. “Per ogni felpa prodotta, in base ad uno studio appositamente commissionato, saranno quantificate le emissioni di CO2 e definito un preciso e dettagliato piano di assorbimento che prevede la piantumazione di alberi in progetti di riforestazione tracciata e trasparente al 100%. Inoltre anche i nostri e-commerce, e-mail, cloud, sito sono stati certificati dal Consorzio Bioagricert a zero emissioni CO2 in quanto ospitati su un Data Center Green Cluod Certifide” aggiunge Paolorossi.
Il primo spazio è un campo a Filottrano. “Ma coinvolgeremo altri comuni nelle Marche e poi andremo fuori regione. Please Srl SB, è una start-up nata per gestire il prodotto, ci lavorano diversi giovani, ed è tra le prime Aziende in Italia, nel settore della moda, ad essere Società Benefit. Questo vuol dire che anche nel nostro statuto integriamo nell'oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera”.
Con consumatori sempre più consapevoli ed esigenti, il sarto alza l’asticella. Perché i clienti oggi desiderano qualcosa di più del semplice indossare, vogliono sapere come tali capi vengono prodotti e assicurarsi che i modi, tempi e luoghi di produzione non contribuiscono a deteriorare le condizioni ambientali del pianeta.
"Credo che avere la Terra e non rovinarla sia la più bella forma d'arte che si possa desiderare, diceva Andy Warhol. Noi possiamo garantire che ogni giorno ci interrogheremo sui processi di fabbricazione e cercheremo soluzioni per ridurre l'impatto ambientale e questo senza intaccare l'estetica del prodotto e la sua qualità" prosegue.
Il 20 maggio la presentazione ufficiale del progetto a Villa Gentiloni, poi dal 21 maggio sul sito paolorossiplease.it (shop on-line dal 5 giugno) e sui social, su cui è già partito il conto alla rovescia, sarà possibile visionare e acquistare le felpe in tanti colori e con la personalizzazione “per fare in modo che ognuno sia il brand di se stesso e che per ogni felpa possa piantare un albero”.