FERMO – Attenzione Marche, perché il quadro pandemico non è dei migliori. A dirlo è il monitoraggio della Fonazione Gimbe. Nella settimana 3-9 febbraio sono peggiorate nelle Marche, e sono sopra la soglia, le percentuali di saturazione di pazienti Covid in area medica (46%; 31% media Italia) e Terapia Intensiva (32%; 24% media Italia) mentre la provincia di Ancona ha fatto registrare balzo di contagi (+6,9) che la pone al 7/o posto in Italia (a pari merito con Salerno e Benevento).
Tra gli indicatori, oltre alla saturazione Covid dei reparti medici, è risultato in peggioramento rispetto alla settimana precedente anche il dato delle persone testate ogni 100mila abitanti (1.304 ma la media italiana è 1.191). Le Marche, evidenzia la Fondazione Gimbe, contano ora 503 casi ogni 100mila abitanti con un trend in crescita rispetto alla settimana precedente del 4,6%.
La regione è 15/a in Italia, tra regioni e province autonome, per percentuale di persone che hanno completato il ciclo vaccinale (1,80%; 2.04% Italia) I vaccini sono stati somministrati finora a personale sanitario (72% Marche, 70% Italia), ad ospiti di Rsa (8%; 11%), a personale non sanitario (20%; 18%). Numeri che ptrebbro portare il presidente Acquaroli a decidere per zone arancioni limitate a comuni o parte di territori.
Oggi, a livello regionale, nelle ultime 24 sono aumentati i degenti in terapia intensiva (75, +3) e semintensiva (158, +1). In diminuzione invece i pazienti nei reparti non intensivi (371, -6). Stando ai dati del Gores, il numero dei positivi in isolamento domiciliare torna sopra i 7mila (7.104, +98) e si impenna anche quello delle quarantene per contatto con contagiati (15.654, +719; 4.705 con sintomi e 414 operatori sanitari). Intanto i guariti sono 49.747 (+326).
r.vit.