di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO – Ogni vittoria ha un che di magico, poi ci sono quelle che valgono una stagione, che sia per lo scudetto o per la permanenza nella categoria. Cesare Pancotto, per la sua 501esima vittoria, ha scelto la salvezza (82-88 a Verona).
Non aveva alternative Napoli, squadra che il coach di Porto San Giorgio ha preso in corsa, doveva vincere. Di fronte aveva Verona, sulla carta retrocessa ma allenata da un signore di nome Ramagli che sulla serietà si è costruito l’intera carriera. “Lo stimo, da sempre. Abbiamo giocato contro una squadra vera” le parole di Pancotto a fine gara rivolte all’avversario.
Un campionato durissimo che però ha riavvicinato anche il basket a Napoli la riprova è nei 150 tifosi che sono arrivati a Verona per incitare la squadra. Una garanzia capitan Uglietti e Zerini, i reduci dalla salvezza, sempre all’ultima giornata, dell’anno scoro. Una meraviglia le giocate di Stewart e Williams, oltre ai lampi di Wimbush.
A fine partita, mentre i giocatori salgono in cima alla tribuna per farsi abbracciare dai tifosi Cesare Pancotto si fermava per rispondere alle domande dei giornalisti. E la prima è di quelle che si ricorderanno: ‘Coach, cosa direbbero i pescatori sangiorgesi di questa partita?’. Non esita Pancotto, nel suo sangue c’è il mare: “Che con grosso sacrificio abbiamo fatto di tutto per portare a casa il pesce”.
Napoli poche ore dopo la festa scudetto nel calcio, può gioire per la conferma della serie A nella pallacanestro. E può farlo sapendo di avere una società solida, con il Ds marchigiano Alessandro Bolognesi, ambiziosa a cui serviva solo una cosa: coach Pancotto. Che anche nella partita di Verona, quando si è complicata, ha saputo agire. Cambi azzeccati, time out in cui ha cambiato completamente il mood. “Stavamo solo attaccando, abbiamo ribaltato tutto il modo di giocare e abbiamo ritrovato compattezza e concentrazione in difesa”.
La 501esima vittoria di Pancotto, tra l’altro, non vale solo la salvezza, l’ennesima conquistata dal coach contro ogni pronostico. Perché da oggi l’allenatore è saluto al terzo posto di tutti tempi per vittorie, raggiungendo Cesare Rubini. Ora, davanti a lui, ci sono solo Tonino Zorzi con 525 e l’irraggiungibile Carlo Recalcati con 546. Irraggiungibile, forse, visto che l’unico che ancora allena è proprio Pancotto.