MONTEGIORGIO – La beffa. Fermo stavolta ci ha creduto davvero, voleva riconquistare il Palio dei communi. E invece, il muso che taglia per primo il traguardo è quello di Global Trustworthy con lee vestige di Gualdo Tadino.
La 33esima edizione è nel segno della normalità, della voglia di condividere di nuovo un momento di gioi. Che era già esplosa durante le cene della giubba tra i vari comuni, con fantini al fianco. Il Palio si è aperto con il corteo dei vari corpi bandistici del territorio, con tanto di polizia a cavallo.
Tanta era la voglia di ripartire, che anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, si è presentato in tribuna, vicino alla prefetta Vincenza Filippi e al tandem della Lega, l’onorevole Mauro Lucentini e il consigliere Marco Marinangeli.
Subito fuori Monte Urano, arriva invece in finale Massa Fermana. la seconda batteria mette in mostra il fortissimo cavallo di Rapagnano, che a quel punto tutti danno per favorito, ma proprio il secondo di quella corsa, Global Trustworth, farà fuori anche Fermo che aveva dominato la sua batteria con Akela Pal.
E così, il comune che da solo pochi anni partecipa, si porta via il Palio, lasciando ai tanti comuni fermani, tornati protagonisti e coinvolti, il rammarico per l’occasione mancata. “Una qualità e un’immagine straordinaria per le Marche e il Centro Italia, con le sue peculiarità e le sue eccellenze. E’ un evento in cui sono tutti antagonisti in pista e nel contempo uniti e amici per raggiungere uno scopo comune: ripartire e ripartire insieme e tutti uniti promuovere le Marche e, vista la partecipazione di Abruzzo, Emilia Romagna e Umbria, il centro Italia” commenta Salvatore Mattii.
r.vit.