MONTERUBBIANO - Accanto a quella dell'Istituto comprensivo “Pagani”, ci sono le firme di sei Comuni (Altidona, Campofilone, Lapedona, Monterubbiano, Moresco e Pedaso), dell'Ambito sociale 19, del Corpo musicale “Cusopoli” e dell’Armata di Pentecoste.
E poi la Società sportiva “Stella Polare” di Pedaso, la Croce Verde Valdaso, la Croce Rossa di Fermo (sezione di Rubbianello), l’Avis di Altidona, le Pro Loco di Altidona, Campofilone, Monterubbiano, Moresco e Pedaso, la Società sportiva Pallacanestro Pedaso, l'Asd Polisportiva Campofilone, l’Associazione Spaesamenti, le corali di Lapedona e di Campofilone, l'Usd Monterubbianese, La Robbia Asd e Theblacksheepmtb di Monterubbiano. Un patto educativo corale, quello firmato lunedì scorso al teatro Pagani, che mette in rete scuola, enti pubblici e associazionismo.
«Un protocollo di grande importanza – per la sindaca Meri Marziali –, segno di una collaborazione proficua con l'Istituto comprensivo». «La scuola – ha aggiunto la prima cittadina – rappresenta il futuro. I valori alla base di questo patto rafforzano tutte le realtà coinvolte. La firma è un punto di partenza per tutti noi». L'incontro, che si è aperto con l'esibizione del Corpo musicale “Cusopoli”, è proseguito con un video che la dirigente Annarita Bregliozzi ha definito «parte integrante del protocollo», legato a un progetto che mette in rete otto scuole di Umbria, Marche ed Emilia-Romagna.
«Due anni di restrizioni – ha spiegato la dirigente – hanno creato disagio, con un rischio di accentuazione della dispersione scolastica e delle disparità. È bene, quindi, che ci sia uno sguardo condiviso sui bisogni dei più fragili, affinché nessuno resti indietro». «Vogliamo – ha proseguito Bregliozzi – una scuola che favorisca la partecipazione attiva delle famiglie e facilitare l'apertura il pomeriggio. Ecco, quindi, la presenza delle associazioni».
Presente all'incontro anche il vicepresidente della Provincia, Stefano Pompozzi. «Quando un bambino sparisce dal tessuto scolastico – le sue parole –, come comunità abbiamo fallito e allora serve una rete robusta e di protezione sociale». «L'impegno di tutti è che tale strumento dalla carta diventi realtà: una rete che diventi di protezione di tutto il nostro territorio», ha aggiunto Pompozzi, annunciando la disponibilità della Provincia a entrare nel patto.
«Sappiamo che fuori da una rete di condivisione di obiettivi c'è la strada che, purtroppo, non è più quella vissuta decenni fa, ma pericolosa», il commento di Roberto Vespasiani, in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale. Sinergia, relazione e coordinamento le parole chiave, per il coordinatore dell’Ats 19, Alessandro Ranieri. «Ci piace che i nostri ragazzi abbiano forte questo senso di appartenenza.
Tra i prossimi firmatari ci saranno gli appartenenti al Contratto di Fiume delle bambine e dei bambini», l’annuncio della sindaca di Altidona, Giuliana Porrà. «I genitori non devono sentirsi soli in questo compito educativo», la rassicurazione dell’assessora di Pedaso, Maria Grazia D’Angelo. Per il sindaco di Campofilone, Gabriele Cannella, «questo patto servirà anche a fare in modo che questi nostri piccoli borghi siano sempre più abitati, perché avere una scuola significa avere economia».
Per il sindaco di Lapedona, Giuseppe Taffetani, «la partecipazione delle associazioni è un valore aggiunto», anche se «chi gestisce questo settore non vede questo aspetto di crescita delle scuole all'interno delle piccole realtà». «L'impegno che abbiamo dimostrato più volte non si limita a una firma, ma è quotidiano», ha chiuso il sindaco di Moresco, Gianfelice Angelini, facendo sapere che «l'anno prossimo coinciderà con la realizzazione della nuova scuola dell'infanzia».
f.pas.