PORTO SAN GIORGIO - “Un microcinema a palazzo Trevisani in cui gli spettatori verranno letteralmente risucchiati dal vortice della tempesta adriatica, riportando alla memoria il tragico fortunale del 30 marzo del 1935”. Il progetto dell’Assessorato alla Cultura è risultato il primo in graduatoria tra tutti i progetti presentati in Regione Marche nell’ambito di un bando pubblico per la valorizzazione di interventi di sostegno del territorio legati all’arte contemporanea; il progetto è primo nella graduatoria di tutta la Regione Marche e assegnatario di un finanziamento triennale di 25.500 euro.
A renderlo noto è l’assessore Elisabetta Baldassarri: “Il risultato è frutto di un lavoro di sinergia con l’Ufficio Cultura (che ringrazio) e il supporto dell’antropologo Francesco De Melis che ha curato la realizzazione del microcinema della tempesta. Rappresenta un’innovativa installazione di arte contemporanea incentrata sull’antropologia visiva della civiltà marinara delle Marche, una videoinstallazione sacrale e spettacolare che si tradurrà in un attrattore formidabile dal punto di vista culturale ed esperienziale. L’Amministrazione comunale ha inteso sviluppare il progetto al fine di valorizzare le nostre tradizioni marinare a fini turistico-culturali. La risorsa conseguita ci permette di lavorare su un itinerario che metterà insieme realtà del patrimonio materiale (luoghi cittadini, imbarcazioni, spazi espositivi come quello presente a Riva Fiorita) a quello immateriale (le esperienze in mare, laboratori, rappresentazioni storiche e teatrali). Il punto d’inizio è proprio la storia del fortunale”.
Il microcinema è un’innovativa modalità di fruizione audiovisuale, una sala cubica che somiglia a un’avvolgente camera oscura. Questa modalità di percezione rappresenta un’esperienza sensoriale in senso anche antico, proprio delle origini della cinematografia.
“Andare verso questa direzione ci permette di differenziarci rispetto ad altre realtà – prosegue Baldassarri – crediamo possa rappresentare un’opportunità che va verso nuovi modi di fare turismo e cultura”.
Un turismo aperto anche alle scuole: la sala di proiezione – si legge nella documentazione approvata dalla Regione – prevederà modalità di fruizione diversificate in relazione ai turisti, ai cittadini e alle scuole.