PORTO SANT’ELPIDIO – Un focolaio Covid è scoppiato all’interno della residenza ‘La finestra sul mare’ gestito dalla famiglia Putzu. Tredici positivi, dodici ospiti e un dipendente, nel centro per anziani di Porto Sant’Elpidio.
“Dopo aver rilevato una operatrice asintomatica a fine gennaio, abbiamo iniziato a monitorare gli ospiti con maggiore continuità. Un raffreddore e un colpo di tosse sono la normalità in questo periodo, ma abbiamo subito alzato il livello di allarme” spiega Alessio Putzu.
Nel giro di una settimana, tutto è cambiato. “La dipendente è stata subito isolata e messa in malattia. Da quel giorno abbiamo fatto una serie di tamponi rapidi interni, con il nostro infermiere, e l’esito è stato negativo. Ma alla fine della settimana scorsa, sono aumentati i malanni, sono arrivati i dolori muscolari. E così abbiamo contattato l’Asur che ha inviato un’Usca in struttura”.
Dopo un nuovo giro di tamponi negativi, i molecolari hanno confermato le positività. “Ci hanno dato i risultati domenica, tutti e tredici gli ospiti risultavano contagiati dal Covid. Solo uno, per fortuna, ha avuto bisogno del ricovero in ospedale, ma più per precauzione. Gli altri, come confermato dal personale dell’Usca, sono asintomatici” prosegue.
La struttura vista mare è diventata così Covid a tutti gli effetti. “Abbiamo nove camere, tutte con bagno, quindi quasi una singola a testa. Ma proprio per lo stato degli ospiti non ci sono problemi gestionali e si è preferito mantenere tutti qui all'interno”.
Poi ci sono le famiglie, quelle che ogni giorno sono in contatto con i propri cari. “Da questo punto di vista ci sentiamo fortunati. Abbiamo ospiti autosufficienti, molti anche in grado di fare videochiamate da soli. E se non riescono ci pensiamo noi. Ogni giorno al telefono fisso o ai nostri cellulari arrivano chiamate”.
La gestione, anche da questo punto di vista, è stata come da protocollo: “Da tempo, purtroppo, nessun parente può entrare e portare materiale. Però ospiti e famigliari si possono vedere attraverso una vetrata” prosegue Alessio Putzu.
Situazione quindi sotto controllo, ma chiaramente al livello massimo di attenzione: “Importante il servizio garantito dall’Usca, che ogni tre giorni torna e monitora anche con macchinari specifici gli ospiti. Ci sentiamo seguiti e tutelati. Giorno e notte, invece, in servizio ci sono un nostro infermiere e due Oss, proprio per garantire risposte immediate in caso di bisogno” conclude il gestore.
Raffaele Vitali