PORTO SANT’ELPIDIO – I 50 voti dell’assessora Emanuela Ferracuti (Bilancio, Pari Opportunità, Turismo, Sport e Commercio) traballano. La sua referente politica, Livia Paccapelo, ha chiesto la sua testa. La segretaria della civica ‘Porto Sant’Elpidio al Centro’, che è l’espressione dell’Udc nell’amministrazione di Nazareno Franchellucci, ha preso come pretesto le parole della Ferracuti in merito alla questione pillola Ru486.
Ma è evidente che l’acredine ha radici molto più profonde. “Se il sindaco vuole la tenga, ma in quota PD. Noi non la sentiamo da settembre, non ci rappresenta politicamente e culturalmente e il sindaco lo sa” tuona la Paccapelo, da anni al fianco dei sindaci Dem a Porto Sant’Elpidio.
Su questo Franchellucci è però chiaro: “Non rimuoverò mai un’assessora alle Pari Opportunità perché ha espresso una sua posizione, che tra l’altro condivido, legata a una tematica etica, umana e personale”. Chiaro però che c’è una questione politica nelle parole di Livia Paccapelo: “La mia analisi sull’attività della Giunta è in corso. L’ho detto e lo ribadisco” prosegue il primo cittadino.
Si era dato metà mandato il sindaco come tempo per agire. “Già c’è la partita aperta per le deleghe che erano di Elena Amurri. Quel che è certo è che la logica del rimpasto non seguirà i bilancini politici, nominerò persone apprezzate estimate dalla maggioranza. Voglio figure che possono dare un apporto forte e siano fortemente riconoscibili in città”.
Insomma, anche se dovesse saltare la Ferracuti, come chiesto dalla Paccapelo, ma che di certo non accadrà per le parole dette sulla questione pillola, non è detto che poi la casella venga riempita da un’altra figura nata nell’Udc. “Ma comunque i segretari sanno che possono chiamarmi. Anche perché alla fine la sintesi la troviamo”.
Raffaele Vitali