di Raffaele Vitali
FERMO – “Più che l’assenza di qualche operaio over 50, ci preoccupano i pochi ordini”. Sono pragmatici i calzaturieri. Ma il problema, in vista di martedì 15 febbraio, quando sarà obbligatorio il super green pass per accedere al lavoro, sia pubblico sia privato, c’è.
Sono 39.801 su 431298 (9,2%) i marchigiani non vaccinati nella fascia di età compresa tra 50 e 69 anni e per i quali, da martedì, scatterà la presentazione del super green pass per accedere al posto di lavoro. Il maggior numero risiede nella provincia di Macerata (14.167 – 16,2%), quindi seguono le province di Pesaro-Urbino (10.414- 10,26%), Fermo (5.574 – 11,25%), Ascoli Piceno (5.290- 8,78%) e Ancona (4.356 – 3,29%). Lo si apprende dal servizio sanitario regionale.
Le sedi dei sindacati sono invece sotto pressione: gli irriducibili chiedono informazioni e chiarimenti sulla normativa e sulle conseguenze del mancato possesso del super green pass. "C'è qualcuno che aspetta la messa in commercio della pillola anti Covid - spiega Tiziano Beldomenico, leader della Fiom Marche -, pensando che possa sostituire in qualche modo il vaccino". La vera speranza di poter convincere gli irriducibili è nel vaccino Novavax, che i ‘no vax’ considerano meno sperimentale e quindi digeribile. Ma in Italia non arriverà prima di fine mese.
Dal punto di vista delle imprese, Diego Mingarelli, numero uno della Piccola Industria Marche è tranquillo: “Non credo che andremo incontro a grandi criticità. Gli imprenditori sanno sempre organizzarsi”
Qualche dubbio in più ce l’ha la Confartigianato, con il segretario Pierpaoli: “Sono costretti a essere controllori e rischiano la multa se il dipendente viene trovato sul posto di lavoro senza il green pass rafforzato. In questo modo, però, continuano a pagare un duro prezzo per la crisi".
Intanto, migliora ancora il numero dei ricoveri in terapia intensiva, con uno in meno e l’incidenza, scesa per il 14esimo giorno consecutivo. Nelle terapie intensive ci sono 44 pazienti (-2) e il tasso di occupazione dei posti letto è al 17,2%; sono 65 (-1) i pazienti nelle aree di semi intensiva e 234 (+2) i ricoverati nei reparti non intensivi, con l'occupazione dei posti letto in area medica al 29,1%. Nelle ultime 24 ore sono state registrate 6 vittime correlate al Covid-19, tutte affette anche da altre patologie.
