ANCONA - Dal primo luglio sono iniziati i saldi estivi. Quest'anno le previsioni oscillano tra l'ottimismo, legato al ritorno della piena libertà di circolazione oltre che del turismo nazionale ed internazionale, e le preoccupazioni sulla situazione economica generale con la crisi dei prezzi energetici e il peso dell'inflazione.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio – commenta Massimiliano Polacco Direttore Generale Confcommercio Marche - quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 195 euro, pari a 85 euro pro capite, per un valore complessivo di 128 milioni di euro.
“Le stime di spesa media a famiglia per questi saldi estivi sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno e corrispondono al ritorno del turismo nazionale ed internazionale soprattutto sulle coste e nelle città d’arte - continua Polacco - I saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità, considerando il generale aumento dei costi e le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni. Il settore tessile, abbigliamento, calzature ed accessori, infatti, ha finora resistito all’incremento dei prezzi a fronte dell’importante crescita dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi, dando alla clientela la possibilità di acquistare a prezzi veramente convenienti. L’acquisto nei negozi di prossimità, rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Anche per questo non è ammissibile una concorrenza sleale dei colossi del web che hanno, peraltro, beneficiato di un’importante rendita di posizione. Stiamo a questo proposito chiedendo quindi, che vengano quanto prima attuati gli accordi internazionali sull’entrata in vigore della global minimum tax. Già questo, sarebbe un primo passo verso un mercato più democratico”.