FERMO – Una operatrice socio sanitaria (Oss) aggredita durante il lavoro, questa mattina, negli spazi dell’ambulatorio di oculistica. La denuncia arriva dal segretario della Cisl Funzione Pubblica. “È stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso, è l’ennesimo campanello di allarme rosso che dovrebbe far riflettere tutti, subito, sull’adozione immediata di misure di protezione nei luoghi di lavoro” sottolinea Giuseppe Donati.
“Innegabile che in molti servizi e ambulatori della Ast di Fermo, gli spazi adibiti e messi a disposizione di sanitari ed utenti non sono confacenti e confortevoli. Ambienti stretti, senza spazi per l’attesa con un minimo di confort, poco personale assegnato per la mole di lavoro da svolgere, temperature infernali in estate per l’assenza di condizionamento, sono tutti fattori che aggravano la già critica situazione di nervosismo e intolleranza presenti, talvolta anche immotivatamente, tra chi attende per essere visitato e valutato clinicamente” aggiunge.
Il direttore generale Roberto Grinta, non appena informato, è intervenuto: "Dopo essere stati avvisati, non abbiamo ricevuto nessuna segnalazione ufficiale sull'accaduto, sono state immediatamente raccolte informazione, apprendendo conseguentemente che si è trattato di un episodio inaccettabile su cui vi è l'intenzione di fare immediatamente chiarezza. Piena solidarietà, da parte della direzione Ast, alla nostra operatrice appartenente al sistema sanitario nazionale”.
A questo aggiunge un rapido intervento a garanzia dei dipendenti: “Ci siamo subito attivati per cercare di fare luce su quanto avvenuto, abbiamo anche suggerito alla operatrice i presentare denuncia. La direzione è in prima linea e al lavoro per garantire la massima sicurezza di tutto il proprio personale e la tutela dei pazienti, condanna categoricamente qualsivoglia gesto o atto di violenza, sia essa fisica, verbale o psicologica" ribadisce Grinta.
Su questo interviene anche il consigliere regionale Fabrizio Cesetti: "Piena solidarietà all'operatrice. Lunedì presenterò un'interrogazione urgente alla giunta regionale per sollecitare, come richiesto anche dai sindacati, l'immediata attivazione di misure di sicurezza e organizzative che consentano di prevenire il ripetersi di simili fatti, gravissimi e sconcertanti, divenuti ormai una vera e propria emergenza.
Purtroppo, infatti, stiamo assistendo a un inaccettabile diffondersi di violenti episodi ai danni del personale sanitario e ciò è fonte di grande preoccupazione per tutti noi. Chi lavora negli ospedali e nelle strutture ambulatoriali, spesso in condizioni critiche di fatica e di stress, deve avere la garanzia di poterlo fare in piena sicurezza senza il rischio di subire aggressioni, né verbali né fisiche”.
A spiegare l'accaduto è il primario di Oculistica, Carlo Sprovieri: "L'Oss aiuta anche nell'accoglienza, aumentando l'attività ambulatoriale, ci sono un paio di giorni in cui le persone aumentano e si allungano dei tempi. Abbiamo infermieri e Oss gentilissimi. Purtroppo ci sono persone che si agitano, protestano, urlano. Può capitare, purtroppo in questo caso c'è stato un gesto violento, le haanno tirato i capelli, frutto di non accettabili momenti di tensione".
Il messaggio finale di Donati è un messaggio ai ‘violenti’ e agli inquirenti: “Chiediamo con grande fermezza e forza come sindacato, che nei confronti di chi si è reso protagonista di un comportamento così vigliacco da aggredire una donna per giunta, vengano applicate nel modo più severo possibile, le nuove normative approvate recentemente dal Governo in caso di aggressione ai sanitari”.
r.vit.