FERMO – Stop al piano regionale che avrebbe voluto la creazione di ospedali di rete in ogni provincia. Stop per chi non è ancora partito, visto che la nuova linea della presidenza Acquaroli è quella di implementare le realtà esistenti. Protesta il sindaco di Pesaro, esultano in terra picena, poco interessa ai maceratesi dove si era più che in alto mare.
Sta invece alla finestra la piccola provincia di Fermo, che attende solo la fine dei cantieri. Procede quello per il nuovo nosocomio di Campiglione, blindato finanziariamente dall’allora assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti e tecnicamente grazie all’appalto vinto dalla ditta Carron di Treviso, una delle più slide e serie a livello nazionale.
“Legittima scelta politica quella della nuova Giunta, ma che non condivido. Di certo è un problema per Pesaro, Ascoli e Macerata, non per Fermo” la liquida Cesetti. Per lui parlano i fatti: 70milioni stanziati nella prima tranche, altri 30 inseriti nell’ultimo bilancio e altri 11 aggiunti per la viabilità.
Non avrà problemi neppure il nuovo ospedale di Amandola. L’appalto è stato affidato, i fondi ci sono: 5 milioni da un privato russo, 13 quelli stanziati dalla regione Marche.
Per cui, Fermano al sicuro, almeno nello sviluppo delle nuove strutture che, a questo punto, dovrà andare di pari passo con la nuova visione di sanità regionale che prevede anche un potenziamento delle realtà esistenti, che per la provincia significa Sant’Elpidio a Mare, Montegiorgio, Petritoli e Porto San Giorgio (nella foto il sopralluogo a luglio, ndr).
Raffaele Vitali