FERMO – Avanti tutta con i cantieri. Ma anche, al termine dell’approvazione del nuovo piano di edilizia ospedaliera della regione a guida Acquaroli, che servono più risorse per il nuovo ospedale di Campiglione. Che è poi quello che tutti, da sempre, sostengono.
Tra le linee 'direttrici’ dell'atto, bocciato dalla minoranza ma non dai 5 Stelle, il superamento della logica dell'ospedale unico provinciale o di area vasta per favorire una sanità integrata e l'efficientamento delle strutture ospedaliere esistenti. Conferma invece della realizzazione in tempi rapidi delle opere programmate o avviate.
“Con questa scelta - ha detto il presidente della giunta Francesco Acquaroli -: si miglioreranno le strutture esistenti e costruiremo di nuove strutture consentiranno ai professionisti di scegliere le Marche. È la più grande sfida di rilancio della regione: un sistema che attrae e dà risposte ai territori”.
Tornando a Fermo, ne parla il capogruppo di Fdi, Carlo Ciccioli: “Ci sono progetti avviati, cantierizzati o in corso d'opera che presentano dei limiti. Sono necessari nuovi investimenti per Fermo e Inrca e una rivalutazione di aspetti progettuali per il materno infantile ‘Salesi’ di Ancona. Queste opere le vogliamo accelerare per dare loro seguito in prospettiva di breve periodo”.
Mentre per Pesaro e Macerata è garantito il finanziamento con leggi ordinarie e straordinarie e Pnrr, “per San Benedetto del Tronto – prosegue Ciccioli - c'è la prospettiva di un nuovo ospedale che sostituirà ospedale in area urbana con difficoltà di accesso e sosta: occorrono ora localizzazione e progettualità, nell'ambito del piano annuale dello Stato e risorse regionali straordinarie”.
Le critiche dell’opposizione le ha riassunte Romano Carancini, consigliere Dem macerratese: “Nelle Marche vi sono 14 stabilimenti di ospedali, 11 case della salute: se dividiamo per abitanti delle Marche il rapporto con tutte le strutture, c'è un ospedale ogni 9mila abitanti; vi sono 164 strutture ambulatoriali, 121 strutture private convenzionate. Una ogni 5mila persone: affermare che nelle Marche c'è un accentramento è una bugia”.