AMANDOLA – L’ospedale prende forma. Finalmente unità di intenti tra Comune, Regione e Ast. Chiusa la fase elettorale, segnata da qualche sgambetto di troppo, ora Ancona ha tutto l’interesse perché il nosocomio diventi operativo. Ne è sicuro l’ex onorevole, oggi vicesegretario della Lega, Mauro Lucentini. Uno che con il sindaco riconfermato, Marinangeli, non ha mai smesso di lavorare, nonostante politicamente la coalizione di cui fa parte il suo partito guardasse a Siliquini.
“A breve avremo una nuova struttura che in armonia con il territorio rappresenterà sicuramente un punto di forza e connubio con tutte le attività anche ricettive presenti in questo bellissimo territorio. La Regione, la Direzione AST e la nuova amministrazione comunale stanno lavorando in modo sinergico, costantemente per rispettare i tempi di apertura del nuovo ospedale” sottolinea Lucentini.
Che ricorda anche i primi tre milioni, dei cinque previsti, stanziati dalla regioni per tecnologie e arredi. “C’è spirito di collaborazione, per questo ringrazio il sindaco e i vertici di Ast e Regione. No a caso c’è stato un piacevole incontro tra le parti, no appena insediata la nuova giunta” prosegue.
Un pranzo tra Grinta e Marinangeli è servito a limare attriti covati per mesi e a dimostrare la volontà del dg, nonostante i tagli estivi a Medicina, del far partire l’ospedale. “Ieri, tutta la direzione e i vertici della AST di Fermo hanno effettuato un sopralluogo per vedere e confrontarsi con la ditta per gli ultimi lavori di rifinitura del nuovo ospedale di zona disagiata. C’è stato anche un incontro conoscitivo e programmatorio con i medici di medicina generale, quelli di continuità assistenziale, e medici del punto di primo intervento a testimonianza”.
Insomma, ormai è tutto pronto e con la firma che passerà la proprietà dalla regione all’Ast, prevista nei prossimi giorni, non ci saranno più vincoli burocratici per avviare le certificazioni. “Ultimo chiarimento. No c’è – conclude Lucentini – alcuna riduzione della medicina di Amandola”.