di Raffaele Vitali
MONTEGRANARO – Le prime anticipazioni erano arrivate durante il Micam, poi ne aveva parlato il presidente dei calzaturieri fermani Valentino Fenni, ora l’ufficialità: la regione Marche ha stanziato un milione di euro per corsi di formazione mirati nel settore moda e nuove assunzioni.
Un piano frutto del grande lavoro del Tavolo della Moda regionale, che include sindacati e associazioni di categoria, guidato dal presidente della II Commissione, Andrea Putzu. Insieme si è deciso come destinare 920mila euro di fondi Fse.
Una delle finalità della misura è semplificare le procedure di attuazione delle azioni formative, riducendone significativamente i tempi di attivazione, per rispondere, con maggiore tempestività ed efficacia, ai processi di cambiamento e di innovazione del sistema produttivo; l'avviso pubblico sarà realizzato attraverso la modalità Just in time che prevede la valutazione dei progetti pervenuti entro 30 giorni dalla presentazione e l'immediata concessione del finanziamento.
Se il sistema funzionerà, Aguzzi lo replicherà in altri settori. “Il Tavolo – ha ribadito l’assessore - p ha interpretato le reali esigenze delle imprese e individuato figure professionali da formare per essere inserite nel mondo del lavoro. Quella che si chiama, cioè, un'azione formativa di occupazione garantita e abbiamo così chiesto alle imprese che garantiscano, appunto, assunzioni almeno al 50% dei partecipanti ai corsi, un posto su due quindi, ma sono fiducioso che questa percentuale salirà di molto”.
Del resto, gli ordini non mancano, le griffe fanno incetta di capitale umano, anche i piccoli hanno quindi bisogno di inserire lavoratori possibilmente operativi. “Abbiamo lavorato sul metodo migliore, abbinare domanda e offerta. Già dalla prossima settimana pubblicheremo i bandi per la realizzazione dei corsi di formazione progettati da enti formatori riconosciuti dalla Regione che riguardano il tessile /abbigliamento e le calzature”.
Soddisfatto Andrea Putzu: “Avevamo due obiettivi: supplire alla carenza di personale specializzato e l’occupazione del maggior numero di persone”. Dietro le quinte, ma coni fili del sipario in mano, il dirigente Massimo Rocchi: “Siamo partiti dalla consapevolezza che ci troviamo di fronte ad un fenomeno di particolare difficoltà nel reperimento di personale specializzato e abbiamo messo in piedi un meccanismo semplice ma efficace, che si basa su progetti formativi in cui collaborano attivamente le imprese, anche nella docenza. Una forma di responsabilizzazione delle imprese all'assunzione che è prevista nell'arco di 6 mesi dalla fine del percorso formativo e almeno per 24 mesi, tenendo conto anche delle esigenze di lavoro stagionale in cui i 24 mesi potranno essere distribuiti nell'arco di 4 anni”.
Sindacati e associazioni di categoria hanno espresso apprezzamento per il metodo di lavoro che ha privilegiato l'ascolto delle esigenze, giudicandolo una misura che va incontro alla buona occupazione e alla stabilità lavorativa.
Tra gli altri, saranno attivati corsi per il settore calzaturiero per orlatrici, montatori, modellisti, tagliatori, programmatori di macchine; per il settore tessile abbigliamento saranno realizzati corsi per addetti alla produzione di capi d'abbigliamento, operatori per il riadattamento di capi d'abbigliamento, operatori per la realizzazione di cappelli.
@raffaelevitali