FERMO – Benvenuti nel regno del McDonald. Da domani le Marche aprono al take away. Il governatore Luca Ceriscioli ha firmato una nuova ordinanza che autorizza i ristoranti, ma anche gelaterie, bar e pizzerie, a consegnare il cibo direttamente in negozio. Un aiuto al settore che si era attivato per le consegne a casa, non con poche difficoltà.
“Ma – precisa il presidente - solo su prenotazione, possibilmente usando le mascherine, uno alla volta, rispettando le regole. È un primo ma molto importante segnale di ripartenza a beneficio del settore della ristorazione, comprese gelaterie e pasticcerie, che sarà quello che farà più fatica a ripartire”.
Chiaro che resta vietata ogni sosta, insomma nessun cono gelato in piedi davanti alla gelateria e neppure il pezzetto di pizza passeggiando. Almeno non fino al 4 maggio, e neppure ordini sul momento, “mentre il ritiro potrà essere effettuato anche dall'auto”. E vista la novità, il primo che torna il mercato è chef Nikita Sergeev di Porto San Giorgio che aveva scelto di non effettuare delivery e che invece ora partirà con i menu da asporto al Banco 12.
Il tutto vale anche per rosticcerie e friggitorie, ma non per locali in aree o spazi pubblici in cui è vietato e/o interdetto l'accesso, come i parchi. La vendita per asporto sarà effettuata esclusivamente previa ordinazione on-line o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamenti, dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all'esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che il cliente permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce.
Firmando l’ordinanza, Ceriscioli ha anche mandato un messaggio ai marchigiani: “C'è voluta tanta fatica, da parte dei cittadini e degli operatori della sanità per arrivare a un numero così in basso di casi positivi al Covid, ma ci vuole pochissimo per rimandarlo in alto: questo è il pensiero che dobbiamo avere. Questo periodo è stato anche un addestramento per ognuno di noi e ci ha insegnato a come difenderci, come tenersi lontani, come avere l'atteggiamento giusto nei confronti della pandemia, ma finché c’è la possibilità di infettarsi, dobbiamo utilizzare ogni forma di precauzione, è un impegno che non è finito".
r.vit.