di Raffaele Vitali
FERMO - Investimenti, progetti, lavori: la Provincia guidata da Moira Canigola non si è mai fermata durante la pandemia e ha messo in sicurezza numerose scuole. Un lavoro effettuato sotto la guida del dirigente Ivano Pignoloni e dal funzionario Sandro Vallasciani del servizio patrimonio.
Norme antincendio, emergenza sanitaria, messa in sicurezza dei tetti: ecco i tre filoni principali dei lavori portati a termine. “Interventi delicati e necessari, numerosi e onerosi per cui abbiamo dovuto superare ogni procedimento burocratico, a cominciare dalla ricerca fondi” sottolinea la Canigola.
15 gli edifici interessati sui 27 totali in carico alla Provincia, per un totale di 2,7milioni di euro recuperati da più parti: fondi Covid mirati ad areazione e spazi, fondi del Miur per antincendio, fondi Protezione civile per i tetti, fondi della Provincia. “In questo modo abbiamo ridato vivibilità e qualità”. Si accelera, dove possibile, visto che sotto i 150mila euro si possono affidare lavori in maniera diretta. “Dare agli studenti un luogo più bello è importante, diventa un ulteriore fattore di crescita”. Tutto reso possibile dall’ufficio tecnico che ha lavorato senza sosta con gli ingegneri Marcozzi, Sabbioni, Evandri, Luchetti e gli architetti Spaziani e Vittori.
GLI INTERVENTI SCUOLA PER SCUOLA
Liceo Classico Annibal Caro. Evidenti i lavori documentati dalle immagini del pre e post intervento. “Manutenzione dei soffitti, sostituzione degli infissi a taglio termico e ritinteggiamento di numerose aule: il tutto per 200mila euro” spiega la presidente. Manutenzione straordinaria, la definisce Vallasciani che così ha permesso il ripristino di alcuni laboratori, in particolare, utili per aumentare gli spazi. Abbiamo recuperato anche una grande aula al Sacconi al secondo piano sotto strada per cui è stata realizzata anche una scala interna per collegarla al meglio (80mila euro di lavori). In arrivo anche il macro intervento sui tetti, progetto pronto in attesa di validazione per 1,2milioni di euro, che ha preso il via con una piccola parte di 200mila euro già in corso in via Perpenti che permette di recuperare due aule.
Liceo Artistico Preziotti di Porto San Giorgio. Qui i lavori più corposi, per 700mila euro con un intervento cielo terra che ha riguardato tetto, bagni, infissi e aule. “Una scuola che è trasformata in maniera radicale. Il tetto che è stato fatto con una struttura metallica. Rinforzi strutturali e divisori rifatti con una cura all’estetica per dare agli studenti anche luoghi di ispirazione. I corridoi erano pieni di tubi antincendio, oggi sono coperti” ribadisce Vallasciani.
Liceo artistico di Fermo. 100mila euro di lavori con nuovi divisori, creata una infermeria, che diventa locale fondamentale in fase Covid per eventuali isolamenti, installazione del meccanismo di evacuazione.
Iti Montani. Biennio, convitto, triennio e meccanica sono le zone migliorate. Nel biennio per 168mila euro Rimodulata l’aula magna con nuovi infissi, nuovi bagni, tramezzi e adeguamento antincendio. Al convitto 500mila euro per il rifacimento del tetto, “con un intervento complesso”, la realizzazione di un laboratorio. Abbiamo usato pellicole coprenti anche per le nuove parti con il simbolo dell’istituto. “Un segno anche questo, dare una maggiore estetica, quando possiamo anche noi miglioriamo i luoghi”. Al triennio lavori per l’antincendio con i fondi Miur per 70mila euro. Per la Meccanica 25mila euro per nuovi infissi e bagni.
Liceo Scientifico. Il lavoro principale da 1,5 milioni è in fase di chiusura. “Nel frattempo – riprende la Canigola – abbiamo fatto altri interventi: demolizione di pareti divisorie di cartongesso, manutenzione di impianti del magazzino per renderlo aula polifunzionale, sostituzione finestre e sanificazione degli ambienti, oltre a luci di emergenza e nuove porte antincendio”. Il tutto per 166mila euro, inclusa la ritinteggiatura e riqualificazione della palestra. “Entro luglio tutto l’esterno sarà riqualificato e portato a livello 1 nell’antisismica”.
Itet Carducci Galilei. 360mila euro. “Uno degli interventi più visibili. Abbiamo usato fondi Covid e del bilancio provinciale per migliorare gli infissi e rifare palestra e campetto” riprende la Canigola. Il corpo storico è degli anni ’70 ed è dotato di ampie vetrate. “Gli infissi erano quasi inesistenti, solo che cambiarli aveva dei costi molto importanti. Siamo però riusciti a sostituire integralmente due piani. Abbiamo anche inserito veneziane colorate, su richiesta della scuola” precisa Vallasciani.
Ipsia Fermo. 159mila per tinteggiatura, infissi, porte antincendio.
Conservatorio Pergolesi. 83mila euro per il restauro dei cornicioni e la messa in sicurezza. “Abbiamo usato l’edilizia acrobatica per eliminare anche gli arbusti inseriti nel cornicione. Per andare in quota o ponteggi molto complessi o dovremo presto dotarci di droni” chiarisce Vallasciani. E ora si attende la maxi gru semovente sul sagrato del duomo, operazione complessa perché l’area presenta delle cavità “che stiamo studiando con i georadar in modo da poter poi partire con il lavoro sul tetto”.
2,7milioni di lavori in 12 mesi. Un dato per certi versi straordinario: “Capacità di spesa e di azione da parte di questo ente, che ha saputo anche rendicontare al meglio per evitare di perdere risorse” conclude la Canigola. “Manutenzione straordinaria, è vero ma – riprende Pignoloni – è anche la riprova che se le risorse arrivano la Provincia sa agire. In questi anni abbiamo potuto usare solo risorse interne. La penuria di fondi negli anni scorsi è stata continua, poter agire da ormai un paio d’anni”.
