BELMONTE PICENO – Via dei Sibillini è una piccola strada al centro di un piccolo blocco di case, il classico quartiere e residenziale. Che per Belmonte Piceno, 600 abitanti, si sviluppa a qualche centinaio di metri dal centro. Mancavano pochi minuti a mezzanotte quando Marzio Marini, muratore 50enne di Piane di Montegiorgio, si è accasciato a terra, nel sangue.
Almeno due coltellate sferrate da un conoscente di lunga data. Uno scatto d’ira al culmine di una lite, da quanto si apprende legata a motivi passionali. Uno dei vicini di casa ha sentito le urla, si è affacciato, ha visto l’uomo insanguinato e ha chiamato subito il 118. Due ambulanze e i carabinieri della compagnia di Montegiorgio sono arrivati in pochi minuti. Con loro anche il comandante Canale, che sta coordinando le indagini insieme con il pubblico ministero Perlini. Il ferito è stao portato al pronto soccorso del Murri, ma è morto poco dopo l'arrivo.
“Quando mi sono affacciato – racconta un vicino – erano ancora tutti lì. L’uomo insanguinato e l’accoltellatore, davanti a lui, che si muoveva avanti e indietro in maniera nervosa. Non è scappato, deve aver capito subito cosa aveva fatto”. E infatti, all’arrivo dei carabinieri è stato fermato e portato in caserma. Dove l’interrogatorio è andato avanti per ore, sentite anche altre persone sul posto. Più che altro per capire i motivi.
Questa mattina, lungo via dei Sibillini, le persone si affacciano, guardano il continuo passaggio delle auto dei carabinieri. Il muretto insanguinato è il simbolo di una violenza inaspettata. A terra c’è anche un braccialetto, probabilmente perso da uno dei due protagonisti durante la lite.
“Una comunità così piccola, in cui accadono fatti di questo tipo, che sembrano sempre lontani, non può che venire sconvolta. Siamo poco più di 600 persone, ritrovarsi sotto i riflettori per un atto di violenza ci amareggia. Una vicenda che ha tolto serenità e certezze, che aggravano un quadro già socialmente difficile a causa della pandemia” commenta il sindaco Ivano Bascioni.
Anche lui aspetta l’esito delle indagini: “Il quartiere colpito è davvero una piccola comunità. Per questo è un fatto ancora più destabilizzante. Uno di quelli che leggi sui giornali e pensi non possa mai accadere”. L’omicidio, avvenuto a pochi metri dalla casa dell’uomo portato poi in caserma ha stupito tutti anche perché non c’erano ai state avvisaglie.
Mai una discussione in zona, non un urlo nel passato. Ieri, in tanti si sono scesi in strada. Volevano capire, ma quanto accaduto, per chi ha scelto di vivere in uno degli angoli più tranquilli e panoramici del Fermano, resterà per sempre inspiegabile.
Raffaele Vitali