di Francesca Pasquali
SERVIGLIANO - Il teatro che vive fuori dal teatro. Che emoziona e fa
riflettere. Anche da casa. Anche attraverso uno schermo. Ci sperano i
lavoratori dello spettacolo dal vivo di poter tornare a calcare le
scene a fine mese. Intanto, continuano a portare il teatro a casa del
pubblico. Lo faranno ancora il 7, 8 e 11 marzo con “Made in Marche”,
minirassegna organizzata da Regione e Amat con protagonisti tutti
artisti marchigiani. «Continuiamo a fornire il teatro possibile – ha
esordito il direttore dell'Amat, Gilberto Santini, presentando i tre
spettacoli –, non è l’ideale, ma è il reale. In questi mesi il sistema
streaming è stato un’opportunità per sostenere il lavoro dei
professionisti e di raggiungere il pubblico. Un modo per rivivere il
teatro e i luoghi del teatro».
Si partirà domenica dalla Casa della Memoria di Servigliano, dove,
alle 21.15, Luca Violini porterà in scena “Destinatario sconosciuto”,
spettacolo di radioteatro sull’Olocausto. «Trattare l’idea del male
che porta male in un simile contesto è molto stimolante per far
riflettere, che è un po’ il ruolo del teatro», ha spiegato l’attore e
doppiatore anconetano. «Poter far parte di una grande comunità di
artisti è un passo importante. Farlo con una forma particolare come il
radioteatro è un motivo in più di orgoglio», ha aggiunto il sindaco di
Servigliano, Marco Rotoni, per il quale «mai come in questo momento
abbiamo bisogno di riscoprire un senso di comunità».
L’8 marzo sarà la volta di Paola Giorgi che, nel teatro comunale di
Santa Vittoria in Matenano, vestirà i panni di Lady D ne «La
principessa Diana e la palpebra di Dio», spettacolo scritto da Cesare
Catà. Ha parlato di «occasione preziosissima di tornare in scena»,
l’ex assessora regionale che ha fornito alcuni dettagli sul monologo
che vedrà la partecipazione di Chiara Orlando alla tromba e di
Giovanni Moschella e Sonia Barbadoro, come voci fuori campo del
principe Carlo e della regina Elisabetta. «Quando i teatri riapriranno
– ha aggiungo Giorgi –, lo streaming non andrà abbandonato, ma dovrà
restare come forma affiancata al teatro tradizionale». Chiusura
giovedì 11, nel palazzo comunale di Macerata, con “Il terribile
Stato”, lezione-spettacolo di Cesare Catà e Pamela Olivieri su Pasolini. «Nonostante il cupo scoramento di questo
periodo, questa iniziativa dimostra che siamo ancora vivi, anche se in
maniera estranea alla natura del teatro», il commento di Catà. I tre
spettacoli potranno essere seguiti gratis su marcheinscena.it. «La
cultura non si ferma. Anche se i teatri sono chiusi – la chiosa
dell’assessora regionale alla Cultura, Giorgia Latini –, gli artisti
continuato a mettere in scena le loro opere. È un segnale importante
in attesa della riapertura».