FERMO – I dati hanno sempre due facce. Diminuiscono i disoccupati e il tasso di disoccupazione generale nelle Marche: -0,9%, ma il calo riguarda esclusivamente gli uomini (-1,7%), mentre aumenta per le donne (+0,2%), con 9mila in meno occupate.
A dirlo è la Cgil Marche che ha studiato il primo trimestre 2023: gli occupati nelle Marche sono 624mila; in controtendenza rispetto al valore del Centro (+1,4%) e dell'Italia (+2,3%) E diminuiscono di 8mila unità (-1,3%), di cui -5 mila autonomi e -3 mila dipendenti.
Il tasso di occupazione femminile scende dal 58,9% al 57,5%, mentre quello degli uomini passa dal 73,7% al 73,9%. Tutti i comparti perdono occupati, ad eccezione del commercio e delle costruzioni: l'industria marchigiana perde il 3,7%, all'opposto dell'industria italiana che nel complesso risale (+3,3%).
Aumento degli inattivi in età da lavoro, che si attestano a 276mila, portando il tasso di inattività al 30,1% (+10mila rispetto al primo trimestre 2022). L'incremento si lega, soprattutto, agli individui che non cercano e non sono disponibili a lavorare (+11mila, +4,7%), mentre diminuiscono le forze di lavoro potenziali (-1.000, -1,9%).
“Le scelte intraprese finora e la frammentazione delle risorse in tanti piccoli interventi privi di una visione d'insieme sul futuro della regione - commenta Rossella Marinucci, segretaria regionale Cgil Marche - non producono come spesso abbiamo sostenuto i risultati attesi e necessari, soprattutto per le donne e per i giovani, spingendo le Marche in direzione contraria a quella auspicata e inderogabile”.