FERMO – Governo compatto, il nuovo decreto passa all’unanimità con una certezza: “Il virus che incrocia il vaccino ha pochissime possibilità di causare gravi conseguenze” spiega il ministro Roberto Speranza che poi aggiunge: “La durata del green pass passa da nove a sei mesi, ma dal primo febbraio”.
La data del 1° febbraio è stata scelta per dare il tempo a chi ha già effettuato la seconda dose di prenotare il richiamo o la terza dose. E poi, con il via libera dell'Aifa, il richiamo della terza dose viene anticipato da cinque a quattro mesi. “Questo sarà ufficiale non appena il commissario Figliulo si ci confronterà con le Regioni”.
Ma non è questa l’unica novità: “Fino al 31 gennaio le attività di sale da ballo e discoteche e attività similari resteranno chiuse, così come le feste in piazza”. E poi “mascherine obbligatorie anche all'aperto, anche in bianco, e Ffp2 in alcuni ambiti come i trasporti a lunga percorrenza, trasporto locale, cinema, teatri, musei, palasport e stadi. Per questo – prosegue Speranza - divieto di cibi e bevande nei cinema e nei palasport”. Ampliato il green pass rafforzato che servirà anche per musei, mostre e sale da gioco, centro sociali e ristorazione al banco.
Altra novità, i visitatori delle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice dovranno avere il green pass 'rafforzato' ma se non hanno effettuato la terza dose di vaccino dovranno esibire anche un tampone negativo. Per chi viaggia, rimane in vigore la regola del tampone obbligatorio per chi arriva dall'estero anche se è vaccinato. È prevista l'effettuazione di tamponi a campione al momento dell'ingresso in Italia dall'estero: in caso di positività, si applica la misura dell'isolamento fiduciario per 10 giorni. Chi non ha a disposizione un alloggio dove stare in isolamento va nel Covid Hotel.
Il professor Locatelli torna sulla vaccinazione: “La nuova variante ha una contagiosità marcatamente superiore e con tempi di incubazione raddoppiati. E quindi dobbiamo proteggerci abbiamo gli strumenti, i vaccini, e le evidenze scientifiche che dimostrano che i vaccini ci proteggono dal rischio di sviluppare una malattia grave”. nel dettaglio, con la terza dose la protezione la incrementa fino al 93<% rispetto alla malattia grave e al 75% rispetto al rischio di contagiarsi. “L’anno scorso, pur a fronte di un terzo dei contagi, il numero dei morti era il triplo di oggi” precisa Locatelli, presidente del Consiglio superiore della sanità.
A oggi 16,5 milioni di italiani hanno ricevuto la dose booster. Che è fondamentale, come precisa Silvio Brusaferro, ISS: l’incidenza è sul valore di 352, in costante crescita. Parallelamente abbiamo tassi di occupazione della rianimazione che superano il 10%, con il 13% per l’area medica. Una crescita lenta ma continua”.
r.vit.