FERMO – Cosa significa mettersi ‘Sulle tracce dei Piceni’?. Il progetto finanziato dal Gal Fermano della presidente Borri ha preso il via.
Prima San Filippo Neri come base per l’avvio dei lavori, poi incontri tematici sui territori. “La storia dei Piceni è una grandissima risorsa ‘naturale’, perché connaturata al nostro territorio ed è fondamentale imparare a comunicarla” sottolinea l’assessora alla Cultura di fermo, Micol Lanzidei.
Cultura come base di un rilancio economico, ne è convinta la prefetta Vincenza filippi, che ha preso parte alla presentazione del percorso finanziato con il “Pil-Itinerari di storia”. Parte scientifica affidata ad Anna Censi, manager umanista che si occupa principalmente di marketing turistico e culturale. “Se non sei sui media, non esisti” afferma la dottoressa Censi, riferendosi in particolare ai media digitali.
“Il web permette la narrazione, ma deve essere una narrazione attrattiva, strettamente legata alle proposte turistiche. La narrazione non deve essere romanzata, ma basata su fatti concreti, e non deve nemmeno essere uno storytelling, che richiede un certo “passaparola”, ma piuttosto una narrazione gestita direttamente dai territori per motivare il potenziale turista” le sue linee guida.
Tema ripreso da Lella Mazzoli, direttrice dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino, e la dottoressa Mafe de Baggis, Digital Strategist. “Il fattore-chiave è essere presenti sui media digitali ma non solo, l’approccio più efficace è quello multimediale” riprende la Mazzoli.
Fondamentali le tecniche di coinvolgimento del potenziale turista, quali l’utilizzo di giochi o l’identificazione di un elemento distintivo da riprendere anche in termini grafici e da rilanciare nel mondo digitale.
Ulteriore forza al progetto può venire da Barbara Toce, vicepresidente del congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa e Ambasciatrice dell’itinerario culturale ‘La rotta dei Fenici’, uno dei 45 itinerari certificati dal Consiglio d’Europa.
“Si parla di turismo esperienziale. Una ventina di questi 45 itinerari culturali passano sul territorio della Regione Marche ma fino a poco tempo fa non se ne era a conoscenza. Ad oggi anche i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio hanno aderito alla Rotta dei Fenici”.