PORTO SANT’ELPIDIO – Mentre c'è chi vuole realizzare un impainto di trattamento di rifuti sanitari nelal zona industriale elpidiense, si è riunita la terza commissione consiliare, presieduta dalla Santini, per discutere sulla futura e nuova raccolta rifiuti.
“Il bando che il Comune sta redigendo, prevede il mantenimento dei servizi attuali, con un miglioramento del porta a porta affidato a bidoncini puntuali e quantificabili, in modo da arrivare alla tariffa puntuale” spiega il consigliere di minoranza, Giorgio Marcotulli.
Non cambia il sistema quindi, ma bidoncini con chip, facilemnte pesabili. "Nel bando entrano anche la pulizia spiaggia e lo spazzamento. Si ragiona su isole ecologiche automatizzate in punti funzionali” prosegue Marcotulli. E poi si parla di un nuovo ecocentro, del valore di 330mila euro, da inserire dentro l’appalto, che in cinque anni vale 17 milioni e 800mila euro.
“Facendo due calcoli, il Comune spenderà mezzo milione di euro in più all’anno, per costi legati all’ammortamento dell’ecocentro, il rinnovo del parco mezzi, con l’inserimento dell’elettrico, e lo sviluppo di nuove tecnologie” prosegue.
Quanto inciderà sul cittadino tutto ciò? “Si poteva allungare l’ammortamento, in questo modo l’impatto sarebbe stato inferiore sul cittadino, ma c’è un problema, ovvero che l’Ata rifiuti ancora non è partita per incapacità politica provinciale. Purtroppo è chiaro a tutti che ci saranno aumenti di tariffa, anche se l’assessore Stacchietti e l’architetto Cardone ritengono che con i ribassi d’asta alla fine l’impatto sarà relativo. Vedremo, ma è chiaro che è strutturato male il progetto, troppo corto un quinquennio per tutto quello che viene richiesto”.
Raffaele Vitali